C’è voluto Stanislas Wawrinka per permettere alla Svizzera e a Roger Federer di vincere la sua prima Coppa Davis, nel 2014, quando “Il Re” aveva alle spalle 34 anni e già numerosi tentativi di mettere le mani sull’”Insalatiera”.
Sofia Raffaeli: un talento puro della Ritmica, una Stella per orientarsi
Si chiamano Orientamenti perché possono indicare le direzioni a tutti. Quale intraprendere forse è più difficile, perlomeno per alcuni, perché è più difficile cercare le risposte dentro di sé che dal mondo. È altresì molto piacevole trovarle da Sofia Raffaeli, soprattutto per le decine di giovanissime ginnaste venute a incontrarla dal vivo nella prima giornata del Festival Orientamenti di Genova. Un’atleta e campionessa di 20 anni che quando ne aveva appena 4 si è subito innamorata del proprio Sport, la Ginnastica, ma anche di tutte le altre sue passioni: la Musica e lo Studio in senso più ampio e le materie scientifiche nello specifico, e sta cercando di portarle avanti tutte, farle convivere, crescere l’una affianca alle altre. Anche se tra queste la Ritmica ha assunto una dimensione Mondiale, e almeno in termini di tempo ogni giorno non lascio troppo spazio alle altre.
“È bellissimo essere qua a trasmettere qualcosa ai giovani. Sono anch’io giovane e spesso mi faccio aiutare anche da ragazze della mia età, quindi capisco che è importante questo percorso per tutti e spero che riusciamo tutti a raggiungere i nostri sogni e quando ne viene raggiunto uno non bisogna fermarsi lì ma continuare a sognare, a crescere di volta in volta. Per me la Ginnastica è tutta la vita, è come un lavoro facendo anche parte delle Fiamme Oro, che comunque mi sostengono nel mio percorso e danno molte possibilità ai giovani. È tutto ciò per cui vivo adesso. Il mio consiglio per i giovani di Orientamenti è di seguire sempre le proprie passioni, di non perderne mai una per strada, anche se ne hanno tante si possono raggiungere, e quindi continuate a combattere per voi e per tutti i ragazzi che avete intorno, perché essere d’esempio per qualcuno è veramente una cosa bellissima”.
Il messaggio è chiaro, reso ancora più splendido da un bellissimo sorriso spontaneo, che affiora ogni qual volta che parla del suo Sport e della sua vita, così intrinsecamente legati, che l’argomento siano le vittorie o i sacrifici, le prove, gli allenamenti che a esse hanno condotto. Non importa il livello che si raggiunge, ma il percorso superato per approdarvi. Non si nasce tutti con un talento immenso, ma si può avere una grande passione da coltivare, anzi anche più di una, e si smette di crescere con loro quando ad esse si rinuncia. Non si è mai troppo giovani o vecchi per dedicarvici, ed essere fonte di conseguenza di ispirazione, il propellente più naturale per far fiorire le proprie qualità e ambizioni.
Raffaeli “stella” dell’inaugurazione del Festival Orientamenti
Si potrebbe dire che, come per altri versi parrebbe ovvio, tutto nasce dalla madre. Ingegnere, come il padre, ma anche appassionata di Ginnastica, a cui è stata avvicinata da piccolissima. In realtà, come per l’interesse per Matematica, Fisica e Chimica, le deve essere stato trasmesso dai geni neuronali, perché lo ha sempre considerato un amore nato e fatto ma infinito dentro di lei, che ad esempio la portava a giocare con un nastro e una palla che le erano stati regalati prima di assistere a una gara di Ritmica. Quando poi ciò è avvenuto, si è creato un legame tra il mondo dentro e fuori di lei, che gradualmente ha cominciato ad avvolgerla, ma pian piano ha finito per avvincere e convincere tutti coloro che assistevano ai suoi esercizi.
“Da quando son diventata Senior, quando avviene il cambiamento più drastico per una ginnasta, ho capito che potevo farcela, che avevo tutte le possibilità per arrivare a raggiungere il mio obiettivo. Ho cercato di lavorare al massimo per prendere quel pass. Per me non sono sacrifici, sono delle scelte che vanno fatto, io ho preso questa e son contenta di stare anche 8-9 ore in palestra, perché mi piace star lì e preferisco star lì invece che andare in giro a fare altro”.
Una strada che non prevede scorciatoie oltre il duro lavoro, ma che seppure ha una direzione ben precisa contempla deviazioni per arricchire i punti di vista. Sulla scuola e l’istruzione non ci ha mai mollato ad esempio, anzi l’impegno da atleta di vertice l’ha spinta a darci ancora di più, o per essere esatti, con maggior qualità, sebbene qualcosa ha dovuto concederlo. Negli anni del Liceo ha dovuto rinunciare a frequentare la “Classe” per degli studi più privatistici, ma così come le sue esecuzioni in pedana sono diventate perfette a causa della costanza con cui ha cesellato la propria Arte, le proprie ore di studio sono diventate dei piccoli capolavori di efficienza. La necessità aguzza l’ingegno, lo Sport a organizzarsi e a essere più brillanti di fronte alle sudate carte, non solo a ottenere dei Pass Olimpici. Da lì ha poi illustrato un ulteriore orizzonte: la Psicologia all’Università, per poi poter educare al meglio la testa delle future atlete che le piacerebbe allenare; perché “Non basta il talento, serve la testa”. E anche questa si esercita, sui libri e con la forza di volontà. Lo si vede nella sua routine:
“Mi sveglio alle 7, in questo periodo che faccio l’Università studio alla mattina, alle 08.30 vado in palestra, vi sto sino all’una e mezza, pausa pranzo un’ora, dalle due e mezza alle sei faccio allenamento e poi torno a casa e studio, però spesso resto in palestra più del dovuto perché comunque essendo che stiamo preparando le Olimpiadi c’è tanto lavoro da fare e più tempo si sta meglio è”.
Si è detto di come non solo sia riuscita a conciliare Sport e Studio, ma di come invece di lasciare l’uno o l’altro li abbia quasi raddoppiati entrambi. Nella nuova metratura quadratura di questa dimensione sul tetto del Mondo, hanno trovato spazio anche le note del cuore, più o meno, anche se non proprio i preferiti, i vintage Rino Gaetano, Mina e Celentano: “La Musica nella Ritmica è fondamentale avercela nel sangue perché per emozionare il pubblico bisogna prima emozionare sé stesse”.

Quando si tratta di una persona capace d’ispirare, prima di tutto si scorge il culmine del suo successo, e in una visione lievemente distorta la mole che paradossalmente è a monte della vetta si fiuta, si percepisce, ma non si può afferrare. È per questo che è tanto importante che le bambine e chiunque altro sia venuto ad Orientamenti apposta per incontrarla abbia potuto accorgersi che davanti a loro c’era “una ragazza normale con una passione straordinaria”. E che è traendo da questa che ha tratto il materiale e l’energia per i restanti ritagli di tempo della sua vita, affinché fossero altri momenti felici, “altri” oltre le 8-9 ore di palestra, ma diversi e altrettanto intensi, come le passeggiate in bici con la famiglia nella sua Chiaravalle, verde e onomatopeico centro dell’Anconetano. Ed è importante accorgersi che questi sentieri non sono piastrellati da una serie senza termine di vittorie e successi, ma semmai di inciampi che aiutano a perfezionare il passo un metro di gloria e fatica dopo l’altro.
“Perdere non è un fallimento. Da una sconfitta riesci a capire meglio i tuoi errori; se vinci e fai tutto perfetto non capisce quali sono i tuoi limiti e cosa puoi far in più e meglio. Si può sempre imparare a farlo, ma da piccoli è più facile accettarlo”.
Ed è qui che arriva il trionfo. Il movimento Raffaeli è un’opera Artistica Mondiale, come il Cassina, un’introduzione che non si vedeva da Atene 2004, quando Sofia aveva appena 6 mesi. Ma Sofia Raffaelli, per l’appunto, nasce molto prima dell’elemento che ha concepito e attuato. Arriva dopo i tentativi falliti, la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo mancata per un soffio…dal Raffaelli è cominciato un’ascesa internazionale vertiginosa. Ma il successo era arrivato prima: quando era riuscita a incastrare tutte le sue passioni per cementare la rampa di partenza e saltare verso la vita.
È la prima italiana nella storia a vincere un oro individuale ai Campionati del Mondo nella ginnastica ritmica, è campionessa mondiale all-around 2022 e vicecampionessa nel 2023.
Nel 2019 ha vinto la medaglia d’argento ai campionati mondiali juniores nelle specialità della fune e delle clavette. Ha esordito a livello senior nel 2021 e ha vinto la medaglia di bronzo nel cerchio ai campionati mondiali assoluti dello stesso anno. È la prima e unica ginnasta italiana ad aver vinto un oro nel concorso generale della coppa del mondo (World Cup Atene 2022). È ad oggi la ginnasta individualista che ha ottenuto il punteggio più alto di sempre in una competizione internazionale ufficiale: 36.200 nelle qualifiche della World Challenge Cup di Cluj Napoca.
Ed è Sofia, “una ragazza normale con una passione straordinaria”. Che storia dietro un Movimento, quanta ne serve per trarre il coraggio di prendere una direzione. Si chiamano Orientamenti perché laddove non si trovano dei segnali indicatori, ci sono delle persone. Normali, eccezionali.
Federico Burlando
Lo Sport contro la Violenza di genere. L’ispirazione arriva da atlete di successo
Tra i motivi che hanno portato alla scelta del 25 novembre come Giornata Nazionale contro la Violenze sulle donne c’è anche il primo femminicidio della storia rivendicato come tale, il Massacro di Montrèal avvenuto il 6 dicembre del 1989, quando uno studente maschio del Politecnico della città canadese sparò a 28 donne, uccidendone 14, prima di suicidarsi. Nella propria lettera d’addio, menzionava esplicitamente lo Sport come un diritto che alle donne avrebbe dovuto essere negato. Come la prima cosa in cui avrebbe voluto limitarle, in cui non avrebbe voluto vederle mettersi in mostra:
“Dato che, scienza a parte, sono un retrogrado per natura, le femministe hanno sempre avuto un talento speciale nel farmi infuriare. Pretendono di mantenere i vantaggi che derivano dall’essere donne (come assicurazioni più economiche, o il diritto a una lunga maternità preceduta da una lunga aspettativa) mentre cercano di arraffare anche quelli degli uomini. Per esempio, è un’ovvia verità che se si eliminasse la distinzione maschile/femminile alle Olimpiadi, non ci sarebbero più donne, salvo che negli eventi decorativi”.
Parla dello Sport come un diritto dei maschi, quando invece lo è di tutte e di tutti. Lo Sport è un termine semplice, breve, inglese. Che si traduce in una valenza internazionale, che supera le differenze biologiche di qualsiasi tipo. E può essere lungo come una maratona, qualche decina di vasche, i mesi o gli anni che ci vogliono per preparare una competizione. O anche breve come il minuto in più di corsa che si fa per provare a superare il limite del precedente allenamento. E così l’esempio delle atlete, delle campionesse che lo sono prima nella vita e poi su campi, piste, e specchi acquei, nei palazzetti e negli stadi. Vale per tutti e tutte: loro spingono un po’ più là i record e i vanti di tutta l’umanità, e ciascuno può sentirsi ispirato a fare altrettanto. Senza avere il loro talento, una caratteristica che non ha genere, solo classe; ma magari avendo una passione comune. Le loro vittorie sono di tutti, perché al mondo siamo un’unica grande squadra, donne e uomini, maschi e femmine, anche se pur troppo spesso nella Storia sono stati quelli con il cromosoma Y a prendersene tutto il merito, e magari, non potendo sgravare figli, a pensar bene di farlo con le colpe.
Il pomo d’Adamo dovrebbe essere il vero Peccato Originale: un groppo in gola per tutte le volte che, con Eva, Pandora, Elena di Sparta sono state create delle pretestuose bubbole di livello mitologico per addossare alle madri, figlie e compagne la maglia nera della Vergogna, dell’omertà, quando, proprio come si fa in una squadra, tutto dovrebbe essere condiviso, e al limite dovrebbe essere il più forte a tutelare la persona meno debole, per poi andare a trionfare supportandosi a vicenda. Un traguardo che la più stringente attualità conferma essere ancora lontano dall’essere pienamente raggiunto. Per fortuna esistono delle Stelle, delle Campionesse, delle atlete a mostrare la via col loro esempio.
Un termine, “Campione”, che vale quasi quanto quello di “martire”, dall’Antico Greco μάρτυς – testimone: perché una Campionessa, per quanto Super, può essere qualsiasi donna, e quelle 14 donne di Montrèal avrebbero potuto essere chiunque e diventare chiunque. 12 iscritte alle Facoltà di Ingegneria, una a Infermeria e una membra della Segreteria Amministrativa. È stato un femminicidio di massa, quattordici martirii: Geneviève Bergeron, Hélène Colgan, Nathalie Croteau, Barbara Daigneault, Anne-Marie Edward, Maud Haviernick, Barbara Klucznik-Widajewicz, Maryse Leclair, Anne-Marie Lemay, Sonia Pelletier, Michèle Richard, Annie St-Arneault, Annie Turcotte, Maryse Laganière.

Loro sono state costrette a essere testimoni. “Colpevoli” di essere donne innocenti, nel momento e nel posto sbagliato. Vogliamo allora celebrare dall’altra faccia della medaglia, quelle che l’assassino di Montrèal si è rifiutato di riconoscere, le Stelle che sono meritevoli di essere testimoni.
Linda Cerruti, Paola Fraschini, Viviana Bottaro, Martina Carraro, Asia e Alice d’Amato
Linda Cerruti, una Stella contro gli odiatori
Nella Giornata dedicata alla lotta alla Violenza contro le Donne non si può non menzionare quella vigliacca e verbale rivolta alla Signora delle Medaglie, Linda Cerruti, campionessa di Nuoto Sincronizzato della Rari Nantes Savona e della Nazionale, orgoglio dell’Italia e della Liguria, da un pugno di haters sessisti, retrogradi e bigotti; e della risposta nobile e fiera di Linda. Attaccata per aver voluto condividere con tutti l’orgoglio e la gioia per i propri successi: una foto in spiaggia in una tipica e plastica posa del Nuoto Artistico, con tutte le medaglie conquistate agli Europei di Roma 2022 appese alle gambe. Una coreografia magnifica berciata dagli ululati di chi vi ci ha visto solo un paio di cosce.
Se il peso delle medaglie in quella foto é leggerissimo per le sue gambe, sulle spalle si sente tutto assieme a quello delle 6 Mondiali, dell’oro in Coppa del Mondo, e delle due finali Olimpiche. Rese sufficientemente larghe da non farsi spaventare e di non aver paura di denunciare, in un successivo post:
“Dopo più di 20 anni di allenamenti e sacrifici, trovo a dir poco VERGOGNOSO e mi fa davvero male al cuore leggere quest’orda di persone fare battute che sessualizzano il mio corpo. Un sedere e due gambe sono davvero quello che resta, l’argomento principale di cui parlare? Il minimo, nonché l’unica cosa che posso fare, è denunciare l’inopportunità di quei commenti, specchio di una società ancora troppo maschilista e molto diversa rispetto a quella in cui un domani vorrei far nascere e crescere i mie figli”.
A gennaio di quest’anno dodici uomini sono stati individuati e denunciati l’accusa di diffamazione a mezzo internet per i post sessisti. Ha commentato: “È una buona notizia. Dopo quasi sei mesi si è conclusa la denuncia con la polizia postale che feci ad agosto. Sono contenta. È giusto lanciare il messaggio che anche queste sono cose denunciabili e che non devono passare inosservate”
Paola Fraschini, un Leone per il coraggio, una farfalla per volare
C’é chi invece per merito e per destino segna la via, a tutte e tutti, ma più in particolare a tutte le generazioni future di ragazze perché è la prima a raggiungere una vetta. L’ha raccontato una volta di più nel suo Docufilm appena uscito, Paola Fraschini, dentro ognuno di noi c’è un talento che attende solo il momento in cui gli diamo la possibilità di realizzarsi in tutto il suo potenziale. Il suo era quello di diventare la prima vincitrice di un Mondiale di Pattinaggio a Rotelle categoria Solo, lo sapeva ma aveva paura di farcela, di dirsi che era il suo sogno, non nel comodino dove anche se nascosto è facile da raggiungere, ma al termine di un lungo e acrobatico giro di pista, con tanti inaspettati saliscendi. Un infortunio grave al ginocchio prima della prima rassegna iridata, a cui pochi mesi riteneva di non poter nemmeno qualificarsi, e a cui invece è approdata da Campionessa Italiana. Invece con un grande lavoro non solo sul proprio fisico e sulla propria performance dal punto di vista tecnica, ma su sé stessa, ha sormontato le paure, ha ruggito come una leonessa e ha cominciato il suo regno di festa e gioia, prima di allontanarsene volando come una farfalla.
Esce il docufilm “Il Leone e la Farfalla”. Paola Fraschini: “Sport maestro di vita”
I suoi sette Mondiali consecutivi, sei nel Solo Dance, hanno definito una via maestra che ogni ragazza appassionata di Pattini a Rotelle in futuro potrà calcare prima di trovare anche la propria strada. In quella di Paola c’era molto altro ancora. L’artista oltre l’atleta.
Il Cirque du Soleil le ha proposto di diventare una stella del loro Show di fama e prestigio globali, e la bambola del suo personaggio con la sua effigie per i bambini che venivano rapiti dall’incantesimo della Danza sui Pattini è diventata anche il simbolo di un sogno che passava da una grande desiderio di realizzazione alle loro mani.
Asia e Alice d’Amato, la forza della Sorellanza
Niente può rappresentare meglio la forza della solidità che può intercorrere tra le donne della splendida amicizia tra le gemelle Asia e Alice d’Amato, due ginnaste cresciute assieme nell’Andrea Doria di Genova e che non hanno mai smesso di darsi vicendevolmente coraggio e ispirazione l’un l’altra per superare le prove, talvolta immense e dolorose, che lo Sport richiede.
Le stelle Asia e Alice D’Amato illuminano il Festival Orientamenti
Gli infortuni, i piazzamenti Olimpici e Mondiali ai piedi del podio per uno scarto di punteggio minuscolo, i sacrifici…
Ci sono tante immagini spettacolari dei loro volteggi, esercizi, prestazioni che sembrano sfidare la legge di gravità e invece evidenziano sin dove possa spingersi all’interno dei loro limiti.
Un bronzo di squadra assieme ai Mondiali del 2019, e di iridato per Asia anche un argento a Kitakyushu nel 2021 e un altro in Coppa del Mondo quest’anno al Cairo, tutto nel Volteggio, dove Asia ha trovato un Oro nelle Parallele, il suo secondo, e un Argento nel Corpo Libero, che si vanno ad aggiungere alle quattordici medaglie Europee tra tutte e due, e la partecipazione a cinque Cerchi di Tokyo. Quella che però rimarrà più impressa è lo sfortunatissimo infortunio al crociato di Asia, e le parole che Alice le ha dedicato per spronarla a rimettersi in piedi per continuare l’una affianco all’altra il loro sogno comune, subito dopo aver vinto lei l’argento alle Parallale agli Europei: ““Deve tenere duro e non mollare, è tutta la mia vita”
Martina Carraro e Viviana Bottaro, inseguire il Sogno Olimpico
Ci sono poi quelle che non hanno mai smesso di spingersi un po’ più in là e a cui il Mondo non è bastato, perché le Olimpiadi sono qualcosa di più. E anche se arrivare a parteciparvi è quel qualcosa…lasciare un sogno per averlo realizzato è un qualcosa di meno rispetto a fare di tutto per raddoppiarlo. Martina Carraro della Genova Nuoto con la sua Rana ha spinto sempre per arrivare sino in fondo. La medaglia Mondiale era arrivata, ai Mondiali di Gwangju nel 2019, i podi Europei pure, e anche la partecipazione a Cinque Cerchi a Rio. Ma ha spinto ancora per cercare di essere protoagonista pure a Tokyo, qualificandosi alla finale.
Martina Carraro e Viviana Bottaro: “Felici di portare a Tokyo la bandiera della nostra Genova”
Una rincorsa ancora più difficile quella di Viviana Bottaro, che le Olimpiadi non le aveva mai potuto disputare perché il Karate non faceva parte del programma. Poi ci si sono messi il Covid e un infortunio a cercare di tirarla fuori dal Tatami Olimpico, per giunta nella terra dove il fuoco della sua passione è sorto sotto l’ombra del Sol Levante. 6 mesi di clinica e due operazioni, la riabilitazione…in Giappone ci è arrivata per miracolo lei che è un prodigio di determinazione e grinta, riallineati con la serena forza dei movimenti del suo Kata. Sette bronzi e un argento Mondiali, solo la padrona di casa Kiyou Shimizu da quel lato della tabellone ha saputo mettere il sigillo dello Shogun e chiudere l’accesso alla Finale per l’Oro. Poi però Viviana ha messo il suo di sigillo, sul bronzo, contro la statunitense di origini nipponiche Sakura Kokumai. E si è fatta Storia. Che sarà lei stessa a tramandare: come allenatrice delle Fiamme Oro.
Federico Burlando
Tutti i dirigenti e tecnici insigniti della Palma e della Stella al Merito Sportivo 2022
Tanta Liguria nelle benemerenze della stagione 2022 approvate dalla Giunta del Coni nazionale.
Sabato e domenica il 15° Trofeo Zita Peratti: la magia della ginnastica Special Olympics
Sabato e domenica prossimi ritorna la magia della Ginnastica Special Olympics con la 15a edizione del Trofeo Zita Peratti a cura di ASD Tegliese e Ginnastica Cornigliano.
La raccolta differenziata diventa un gioco da ragazzi con “Green Game”
ll Green Game, l’entusiasmante quiz educativo che coinvolge le scuole italiane per promuovere la formazione nel contesto dell’educazione ambientale, festeggia undici anni.
Maxischermo Iren Luce Gas Servizi a Chivasso per la gara finale della Moto GP
Iren Luce Gas e Servizi, denominazione commerciale di Iren Mercato, società del Gruppo Iren che opera nella commercializzazione di energia elettrica, gas, teleriscaldamento ed efficientamento energetico, è partner del Comune di Chivasso per l’evento “Chivasso tifa Pecco”.
L’orizzonte olimpico di Alessio Bellico nel 470 misto: “Campagna Parigi 2024 ricca di emozioni”
Sono circa 500 in tutta Italia le lapidi e le iscrizioni dedicate ai luoghi ove Giuseppe Garibaldi “posò le stanche membra”.
Lo Sport contro le cattive abitudini, un assist per la Vita
Le cattive abitudini sono dure a morire, recita un adagio, ed è per questo che non bisognerebbe mai svilupparle, men che mai da bambini, quando lo spirito, il corpo, la testa sono estremamente plasmabili, e ogni traccia loro impressa potrebbe restarvi per tutta la vita.
Due nuove Smart EQ fortwo per la flotta della Polizia Locale di Genova
Due nuove Smart EQ fortwo entrano nella flotta della Polizia Locale grazie al contratto di sponsorizzazione tra il Comune di Genova e Novelli 1934. La consegna delle auto, in comodato d’uso gratuito alla Polizia Locale, si è svolta martedì mattina in via Garibaldi, davanti a Palazzo Tursi, alla presenza del sindaco di Genova Marco Bucci, dell’assessore alla Sicurezza e Polizia Locale Sergio Gambino e del vicecomandante della Polizia Locale Fabio Manzo.
A consegnare le chiavi Alessandro Casto General Manager di Novelli 1934 e Paolo Davoli Brand Manager di Novelli 1934 la concessionaria Mercedes-Benz più antica in Europa, dal 2018 di proprietà di BIAUTO GROUP – CEO Marco Utili.
Grazie alle dimensioni contenute in appena 2 metri e 70 e l’alimentazione 100% elettrica, la citycar di casa Mercedes Benz, a zero emissioni, con livrea della Polizia Locale, è principalmente impiegata per le operazioni di pattugliamento nelle aree del centro storico della città. Questa è la seconda consegna. Diventano quindi cinque le Smart EQ fortwo a disposizione della Polizia locale.
Stelle nello Sport TV – 25° Anno – Puntata 12
Dodicesimo appuntamento 2023-2024 con il Magazine Tv di Stelle nello Sport in prima serata su Primocanale. Appuntamento ogni giovedì alle ore 20 con replica il sabato alle ore 14:45 e la domenica nel corso della mattinata.
La lunga rincorsa di Stella Caruso: “La mia emozionante Pallavolo tra disciplina e collaborazione”
La bellezza ideologica del David di Michelangelo sta nelle mani perfette, in marmo di Carrara, che rappresentano la forza del pensiero, a cui permettono di liberare l’estro creativo.
Esce il docufilm “Il Leone e la Farfalla”. Paola Fraschini: “Sport maestro di vita”
Quanti modi ci sono di raccontare una fiaba o una favola? Quella di Cenerentola, ad esempio, nella sua prima versione risale all’Antico Egitto, e la protagonista si chiama Rodopi, ovvero “Guance di Rosa”, e secondo alcuni studiosi potrebbe essere esistita davvero, una serva divenuta moglie di un faraone, Amasis.
Orientamenti: Giornata dei Talenti e dei Sogni a tutta Vela
La Giornata del Talento e del Sogno, in programma nella Sala Maestrale, è stata un’occasione unica per condividere storie di successo e ispirare il prossima a perseguire i propri sogni. Una grande chiusura per il Festival Orientamenti capace di raggiungere quota 110.000 presenze.
Le stelle Asia e Alice D’Amato illuminano il Festival Orientamenti
Dalle istituzioni alle campionesse. Dalla mattinata segnata dalla presenza del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e dell’amministratore delegato di Sport e Salute Diego Nepi Molineris all’arrivo delle gemelle della ginnastica italiana.
Francesco Messori a Orientamenti: “I sogni non si realizzano in un giorno, bisogno esser pazienti e tenaci”
Seconda giornata al Festival Orientamenti al Porto Antico di Genova illuminata dalle parole di uno straordinario dreamer: Francesco Messori.
Festival Orientamenti: venerdì 17 l’incontro con Mattia Bani
Mattia Bani sarà uno dei “dreamers” protagonisti al Festival Orientamenti. Il vicecapitano del Genoa incontrerà il pubblico di studenti e visitatori domani (venerdì 17) alle ore 15 presso la sala 5 “The Space” ai Magazzini del Cotone del Porto Antico. Sarà intervistato da Michele Corti nell’ambito dell’evento promosso da Stelle nello Sport.
Raffaeli “stella” dell’inaugurazione del Festival Orientamenti
Avvio col botto per il Festival Orientamenti di Regione Liguria. Tra i Dreamers della prima giornata la più gettonata è stata la stella della #ginnastica #ritmica Sofia Raffaeli che si è esibita nella cerimonia di inaugurazione strappando gli applausi a scena aperta di una gremitissima Sala Maestrale.
L’assessore allo Sport di Regione Liguria Simona Ferro ha incontrato la campionessa mondiale di ginnastica ritmica Sofia Raffaeli e le ha consegnato l’Oscar dello Sport, il riconoscimento conferito alle principali personalità sportive del panorama internazionale e ligure da Stelle nello Sport. “La sala gremita di giovani atleti testimonia come Sofia Raffaeli sia davvero un esempio per tanti bambini e tante bambine – spiega l’assessore Ferro. – I ragazzi e le famiglie hanno seguito con grande partecipazione e trasporto l’incontro con questa ‘dreamer’ che ci insegna ancora una volta come sia possibile trasformare i sogni in realtà, attraverso impegno, talento, dedizione e sacrificio”.
Poi l’incontro promosso da Stelle nello Sport e moderato da Michele Corti con quasi 300 giovani che hanno ascoltato Sofia, la sua storia, le sue emozioni, i suoi consigli.
L’INCONTRO INTEGRALE IN STREAMING
Una giornata stimolante. Preziosa. Orgogliosi di poter presentare al giovane pubblico di Orientamenti gli esempi virtuosi del mondo sportivo. Domani scenderemo in campo con Francesco Messori e Andrea Pirlo. Venerdì con Mattia Bani e le gemelle Asia e Alice D’Amato.
Qui di seguito i link dei prossimi incontri su cui potrete prenotare per ricevere l’invito.
GIOVEDI 16 NOVEMBRE
(ore 12-13 – sala 10 – THE SPACE – Porto Antico)
Incontro con Francesco Messori, fondatore e capitano della Nazionale italiana di Calcio per Amputati
https://festival.orientamenti.regione.liguria.it/programma/dreamers-francesco-messori-capitano-della-nazionale-italiana-calcio-amputati
GIOVEDI 16 NOVEMBRE
(ore 16-17 – sala 7 – THE SPACE – Porto Antico)
Incontro con Andrea Pirlo, campione del mondo di calcio nel 2006 con la Nazionale Italiana e allenatore oggi della Sampdoria.
https://festival.orientamenti.regione.liguria.it/programma/dreamers-andrea-pirlo-ex-calciatore-e-allenatore
VENERDI’ 17 NOVEMBRE
(ore 15-16 – sala 5 – THE SPACE – Porto Antico)
Incontro con Mattia Bani, vicecapitano del Genoa
https://festival.orientamenti.regione.liguria.it/programma/dreamers-mattia-bani-calciatore
VENERDI’ 17 NOVEMBRE
(ore 16-17 – sala 7 – THE SPACE – Porto Antico)
Incontro con le gemelle Alice e Asia d’Amato (atlete genovesi olimpiche della Nazionale di ginnastica artistica)
https://festival.orientamenti.regione.liguria.it/programma/dreamers-alice-damato-e-asia-damato-ginnaste-italiane
Simona Ferro: “Anche le stelle sportive sono preziose per orientare i giovani”
Simona Ferro, assessore regionale a Sport, Giovani, Istruzione e Università, sottolinea il valore del Festival Orientamenti. “C’è la rappresentazione di tutto il mondo dell’orientamento, Orientamenti è sempre più conosciuto a livello nazionale. I ragazzi sono seguiti per la scelta dello studio e del lavoro. Non solo istruzione e formazione, ma anche diritti, imprenditoria, pari opportunità, sport e ambiente”.
L’assessore Ferro ha incontrato al Festival Orientamenti 2023 la campionessa mondiale di ginnastica ritmica Sofia Raffaeli e le ha consegnato l’Oscar dello Sport, il riconoscimento conferito alle principali personalità sportive del panorama internazionale e ligure da Stelle Nello Sport. “La sala gremita di giovani atleti testimonia come Sofia Raffaeli sia davvero un esempio per tanti bambini e tante bambine – spiega l’assessore Ferro. – I ragazzi e le famiglie hanno seguito con grande partecipazione e trasporto l’incontro con questa ‘dreamer’ che ci insegna ancora una volta come sia possibile trasformare i sogni in realtà, attraverso impegno, talento, dedizione e sacrificio”.
Festival Orientamenti: giovedì alle 16 l’incontro con Andrea Pirlo
Andrea Pirlo sarà uno dei “dreamers” protagonisti al Festival Orientamenti. L’allenatore della Sampdoria incontrerà il pubblico di studenti e visitatori giovedì 16 novembre alle 16 presso la sala 7 “The Space” ai Magazzini del Cotone del Porto Antico.