Nata a Genova 22 anni fa, oggi nella squadra della Marina Militare, agli ultimi Giochi Europei di Nuoto Artistico a Cracovia è approdata al bronzo nell’esercizio acrobatico, ed è l’ultima medaglia di una collezione che a ora agli Italiani l’ha vista piazzarne in bacheca più di 50 in totale di cui 25 d’Oro, molte delle quali con la Rari Nantes Savona e si è fatta notare, in cui è cresciuta assieme a tante altre future compagne di Nazionale, come Linda Cerruti, Sofia Mastroianni, Giulia Vernice e Francesca Zunino, sin dal 2014, quando sono arrivate le prime convocazioni per le rappresentative giovanili. Da allora la musica di sottofondo delle sue tante azioni più che buone, perfette, è stato un crescendo rossiniano: tra il 2015 e il 2016 sei medaglie alla Coppa del Mediterraneo, le prime due “in casa” ad Ostia; poi due bronzi consecutivi agli Europei Junior e quindi l’ultima rassegna europea, nella squadra azzurra che ha conquistato altri due argenti nel tecnico e nel libero.
Un mosaico di allori che completano il quadro: non è la postazione finale a definire il valore di uno sforzo, ma certamente ogni buona azione nella danza del Sincro meriterebbe un premio. E Carmen se li è conquistati. Non al primo tuffo, ma non mollando mai da quello in avanti.
Agli ultimi Giochi Europei di Nuoto Artistico a Cracovia, hai conquistato un bronzo nell’esercizio acrobatico. Quanto hai lavorato per cingerti al collo questa medaglia continentale?
“Per quell’Europeo ho lavorato nel dettaglio tutto l’anno, da settembre a giugno, perché noi facciamo raduni che durano 3-4 settimane al mese, poi abbiamo qualche giorno di pausa e riprendiamo al raduno dopo, quindi siamo tutto l’anno in raduno e fuori casa e prepariamo già nelle assemblee all’inizio dell’anno le coreografie per la stagione estiva”
Da dove nasce la passione per il Nuoto Sincronizzato? Quando hai cominciato a praticarlo?
“È nata completamente per caso. Ho iniziato ad allenarmi a 6 anni ma prima facevo Nuoto e poi sono passata al Sincronizzato perché mi piaceva andar sott’acqua”
Qual è stata l’emozione più grande della tua carriera?
“Per adesso gli Europei Juniores nel 2018, perché siamo arrivati sul podio con il vecchio regolamento ed era molto difficile”

Quanto ti alleni ogni giorno? Come mantieni il tuo corpo in forma?
“Tanto! Ci alleniamo tantissime ore, 8 al giorno in media. Cerco di alimentarmi bene e di non mangiare cose che mi rimangono sullo stomaco e a orari prestabiliti, quindi colazione, pranzo, cena, evitando le “schifezze”. Tante proteine e i carboidrati che mi possono aiutare”
Quali sono per te i valori dello Sport?
“Non sempre può andare tutto come speri, o comunque come ti sei prefissato. Ogni caduta è un insegnamento e rende il valore principale l’imparare a cadere e a rialzarsi. Quindi saper affrontare le difficoltà, la resilienza, la resistenza, proprio la maturità nell’andare ad affrontare la vita. Resistere alla avversità e risolvere i problemi. Nella carriera degli atleti ci sono molti più momenti negativi che positivi alla fine, quindi è proprio il sapersi rialzare dopo una caduta. Poi ci sono anche impegno, dedizione, sacrificio. Saper rinunciare a tante cose, mettere da parte quello che non ti serve e organizzarti”
Ci racconti un segreto…rivelabile? Una pratica, un rito, un motto che ti ha aiutato a diventare una campionessa?
“Devo dire che in realtà non ho proprio un rito in particolare, però sicuramente volere è potere e se vuoi una cosa poi la puoi ottenere, tranne quando non è proprio il tuo destino e su quello non ci possiamo fare niente”
Una passione al di là del Nuoto Artistico?
“La fotografia”

Qual è il tuo rapporto con la Liguria? Cosa ti piace di più della regione?
“Non mi piace tantissimo perché sicuramente è bella esteticamente, è suggestiva, ma è poco valorizzata. La parte che mi piace di più o quella di mare che va dopo Savona, quindi Noli, Varigotti, Bergeggi, oppure la parte che dalle Cinque Terre si spinge verso Portofino, Camogli, Recco, Bogliasco e Nervi”
C’è una figura, del mondo dello sport o in generale, che è per te motivo di ispirazione?
“Un’ispirazione molto grande è stata Federica Pellegrini. Mi è sempre piaciuta tantissimo, anche il suo modo di fare e tutto quello che ha portato dal mondo dello Sport. Ha fatto conoscere di più anche il Nuoto e tutte le discipline acquatiche”
Che consigli daresti a una bambina o a una ragazza che si avvicina al Nuoto Sincronizzato per la prima volta?
“Le dico che è molto coraggiosa! È uno Sport molto duro e quindi dev’essere pronta veramente a tantissimi sacrifici, ma di farlo finché le piace perché comunque è uno Sport che rispetto agli altri porta via tantissimo tempo. Dev’essere pronta a levare ore e ore della sua giornata per dedicarle allo Sport”
Quali sono i tuoi programmi per il 2024?
“Non voglio sbilanciarmi troppo perché non si dice. Arriviamo sino al Mondiale di qualifica Olimpica a Doha in Qatar. Però non so neanche ancora se sarò convocata, quindi la preparazione è per quello, ma in realtà non so! Ovviamente dopo quel Mondiale si vedrà, perché ci sono degli appuntamenti ma è meglio non dire niente!”
Federico Burlando