Dafne Bettini: la Pallanuoto di padre in figlia

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Tratta da profilo Instagram Dafne Bettini

Si dice, con un’espressione forse un po’ troppo brutale, “ammazzare” un campionato, una partita, una competizione… a Dafne Bettini, appassionata di misteri gialli, però potrebbe spettare un ruolo più risolutore e più adatto alla sua pervicacia nell’inseguire il successo, una detective sulle tracce della vittoria. Non che nel suo percorso nella Pallanuoto non si sia concessa qualche successo “da killer”: sono ormai due di fila i campionati conquistati con l’EKIPE orizzonte Catania, con cui punta a fare incetta di trofei nei prossimi anni. Una prova del suo talento che fa il paio con la storica prestazione agli ultimi Mondiali di Fukuoka, quando con le compagne ha fermato le vincitrici più seriali di tutte, il Dream Team USA imbattuto in una fase a eliminazione diretta Iridata o a Cinque Cerchi da 10 anni. Allora Dafne di anni ne aveva cinque e aveva cominciato a giocare da altrettanti.

Qui occorre andare a ritroso dalle prove agli indizi: con un papà come Daniele, giocatore di alto livello con Bogliasco e Pro Recco, e allenatore della Nazionale Universitaria che, mentre Dafne scendeva in vasca in Giappone, si andava a prendere l’Oro alle Universiadi di Chengdu in Cina, l’intuizione più ovvia era prevedere che sarebbe stata capacissima di seguirne i passi e magari anche superarlo. Non bisogna però ai dare per scontati determinazione e passione. Dopo aver debuttato proprio a Bogliasco, Dafne ha infine colto a Fukuoka un alloro di bronzo, e a 20 anni è già il secondo in un importante competizione internazionale. Ne era già arrivato uno agli Europei di Spalato nel 2022. Ormai ha trovato subito la traccia sul sentiero delle campionesse, affrontando un caso impegnativo, degno del suo talento, ma che certamente andrà a risolvere brillantemente.

Agli ultimi Mondiali di Fukuoka, sei stata tra le sei colonne liguri del Setterosa che ha conquistato il bronzo. Ci racconti il vostro percorso in Giappone fino a questo podio iridato?

“È stato un viaggio bellissimo. Iniziato non benissimo con la sconfitta contro la Grecia dopo la quale sembravamo spacciate agli occhi di tutti ma poi ai quarti con gli Stati Uniti è venuto fuori il vero setterosa, quello che non molla e fa sognare. Successivamente siamo uscite sconfitte in semifinale dall’Olanda ma subito ci siamo tirate su e abbiamo portato a casa una bellissima medaglia di bronzo consapevoli che ora sono le altre ad avere pura di noi”

Da dove nasce la passione per la Pallanuoto? Quando hai cominciato a praticarla?

“La passione nasce grazie a mio papa ex giocatore ad alti livelli e ora allenatore della squadra maschile a Trieste che milita in a1 e gioca la coppa len. Inizialmente facevo nuoto sincronizzato, poi vedevo le partite di mio papa e ho detto ai miei genitori “io voglio giocare a pallanuoto” e ho iniziato subito a Bogliasco all’età di 5 anni”

Quanto ti alleni ogni giorno? Come mantieni il tuo corpo in forma?

“Ci alleniamo tanto. Circa 4 ore al giorno tra palestra, acqua e doppi allenamenti. L’alimentazione gioca un ruolo importante per noi atleti e bisogna calibrare tutto. Ovviamente io ci sto attenta ma non mi privo di nulla, poi in Sicilia è difficile resistere a certe prelibatezze!”

Qual è stata l’emozione più grande della tua carriera?

“Per ora l’emozione più grande è stato lo scudetto di due stagioni fa vinto con la mia squadra, L’EKIPE orizzonte Catania. Giocato e conquistato contro il Padova al mio primo anno a Catania davanti a un pubblico caldissimo e meraviglioso”

Quali sono per te i valori dello sport, in generale, e quelli in particolare della Pallanuoto?

“Sicuramente spirito di sacrificio, dedizione, passione, attaccamento e tanti sogni”

Ci racconti un segreto…rivelabile? Una pratica, un rito, un motto che ti ha aiutato a diventare una campionessa?

“La strada è ancora lunga, però io sono una molto scaramantica in tante piccole cose. Una tra tante è la coca cola prima della partita con la mia compagna Giulia Viacava, anche lei ligure”

Una passione al di là della Pallanuoto?

“Mi piace molto leggere e sono una ragazza molto curiosa. Leggo libri soprattutto gialli o storie vere sempre in ambito criminale, materia che studio anche all’università”

Qual è il tuo rapporto con la Liguria? Cosa ti piace di più della regione?

“La Liguria è casa mia, ogni volta che ci torno respiro aria di casa. Dal cibo, al mare, alla mia famiglia e alla cultura. Ciò che mi piace di più è il pesto, ogni volta faccio scorta di barattoli“

C’è una figura, del mondo dello sport o in generale, che è per te motivo di ispirazione?

“Nel mondo dello sport ammiro molto Niki Lauda per la carriera, mentalità e per come si sia ripreso dopo il grave incidente. Nel mio sport ammiro ovviamente Tania di Mario non che il mio presidente nell’ EKIPE orizzonte Catania. Giocatrice esemplare, un vero piacere per gli occhi da ammirare ed un onore aver giocato e vinto lo scudetto insieme lo scorso anno”

Tratta da Profilo Instagram Dafne Bettini

Che consigli daresti a una bambina o a una ragazza che si avvicina alla Pallanuoto per la prima volta?

“Sicuramente è uno sport particolare: spesso si è costretti ad andare lontano da casa per raggiungere i propri obbiettivi e per migliorare. È uno sport che ti dona una famiglia acquisita e tante sorelle che sono le tue compagne di squadra, ti migliora come persona ancor prima che come atleta e fa vivere emozioni indescrivibili. È duro perché talvolta i sacrifici non sono ripagati subito, ma con dedizione si arriva ovunque”

Quali sono i tuoi programmi per il 2024?

“Sarà un anno veramente impegnativo. Con la nazionale ci saranno a gennaio gli Europei che dovevano essere in Israele ma vista la tragica situazione verranno spostati di sede. A distanza di due settimane ci sono i Mondiali a Doha. Entrambi gli eventi sono qualificanti per le Olimpiadi. E noi vogliamo andare alle olimpiadi perché è il mio e il nostro più grande sogno. E siccome sono scaramantica ad agosto ci sarà questo grande evento, per cui incrocio le dita. Per quanto riguarda il club vogliamo vincere tutto: coppa Italia, scudetto e Champions League. Quindi testa bassa e si lavorerà tanto”.

Federico Burlando

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