La rotta di Claudio Repetto da Genova all’America inseguendo il gol

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Foto: Pagina Facebook Miami FC

Da quando un noto genovese ha aperto le rotte tra la Liguria e l’America, battendo vie inesplorate per le fortune sue, dell’Asia e della Corona di Spagna, su di esse, da una sponda all’altra dell’Oceano ha rimbalzato spesso e volentieri un pallone da Calcio. Così forse è la Grande Storia a smarcare con un lungo filtrante la storia pure grande ma più a misura d’uomo di Claudio Repetto. Mandandolo in goal, con un A di America a spuntare galeotta, per trasformare una comune rete, per lui che è attaccante e deve sempre cercarle, in un successo largo un continente, cinquanta stati, e una vita da “Dream”.

Classe 1997, genovese di Pegli e genoano, è proprio con le giovanili della maglia rossoblù, sino alla Primavera, che ha mosso i primi passi su un rettangolo verde. Ora gioca con il Miami FC, in un curioso gioco di scambi sulle rotte a cui si è accennato: gli attuali proprietari del Club più Antico d’Italia si sono invece spinti sotto la Lanterna per trovare la loro strada nel calcio. Una sorpresa dopo l’altra a cui forse ha dato lui il calcio d’inizio: il padre giocatore della Sampdoria, il nonno tifoso dei blucerchiati, ma nel derby famigliare hanno finito per prevalere i colori prediletti dello zio materno che lo portava allo stadio. Assolutamente proibito insomma insinuare che una delle due compagini della Superba sia “l’altra squadra”, ma si può tranquillamente asserire che ormai calcare il prato del Ferraris sia diventato un “altro” sogno da realizzare, il principale lo ha già concretizzato.

Foto: Pagina Facebook Miami FC

Durante e dopo le giovanili del Genoa, la Serie D con Bogliasco, Lavagnese e Sestri Levante. Quindi la grande chiamata: lo cerca l’agenzia  Usa College Sport, gli propongono di perseguire una carriera calcistica universitaria e un’istruzione. Si guadagna sul campo e sulle sudate carte una laurea in Marketing che altrimenti, senza meriti Sportivi, avrebbe potuto costargli circa 200mila dollari. Dopo la NCAA, il campionato universitario e la Coastal Carolina University, continua a sfruttare questo lungo assist: non si ferma al primo goal-gol-successo, ma ne infila uno dopo l’altro. Charleston Battery, Phoenix Rising, e ora Miami…per certi versi accanto a Messi e Busquets, che giocano nell’ “altra squadra della città”. Da un derby a un altro, stavolta è stato lui il genovese ad aprire una rotta. Nell’auspicio che tanti altri possano mettersi in scia e allargare una storia già grande.

 Hai dato un’importante svolta alla tua vita e alla carriera inseguendo un sogno Americano. Come sono maturate l’opportunità e la decisione di giocare a Calcio negli Stati Uniti?

“L’opportunità dell’America è arrivata in modo inaspettato. Avevo possibilità di rimanere e giocare a calcio in Italia però sono stato approcciato da USA College Sport, agenzia numero 1 che si prende cura di tutti i ragazzi che vogliono fare questa esperienza, chiedendomi se fossi interessato e consigliandomi, di prendere in considerazione questa possibilità, visto il mio curriculum calcistico. Da lì ho iniziato a scoprire le possibilità di giocare in America e una volta presa la decisione di partire non ho mai più guardato indietro”

Foto: USA-College-Sport Pagina Facebook

Da dove nasce la passione per il Calcio? Quando hai cominciato a praticarlo?

“La passione per il calcio nasce sicuramente in famiglia, soprattutto da mio papà Fabio. Ho iniziato all’età di 4 anni in una piccola squadra vicino casa fino poi arrivare al Genoa”

Quale è stata l’emozione più grande della tua carriera sportiva?

“Mi fanno sempre questa domanda e io dico sempre: il giorno in cui ho firmato il mio primo contratto professionistico perché mi sono reso conto che tutti i sacrifici fin da bambino hanno sempre avuto un senso e fino a quel giorno non lo capisci mai appieno”

Foto: Pagina Facebook Claudio Repetto

Quanto e come ti alleni ogni giorno? Come mantieni il tuo corpo in forma?

“A livello di allenamento, solitamente provo sempre ad avere due sessioni al giorno. Una al mattino con la squadra e poi al pomeriggio palestra, piscina o yoga. Naturalmente l’allenamento è il 30/40% del processo, il restante 60/70% è alimentazione e riposo”

Quali sono per te i valori dello sport, in generale, e quelli in particolare del Calcio?

“Penso che ogni atleta professionista abbia le proprio idee su quali sono i valori più importanti per uno sportivo. Data la mia esperienza personale, quelli che valorizzo maggiormente nel calcio sono costanza, onestà nel lavoro quotidiano e positività mentale”

Ci racconti un segreto…rivelabile? Una pratica, un rito, un motto che ti ha aiutato a diventare un campione?

“Non ci sono segreti o riti, per me è stato più il giorno che guardandomi allo specchio e rendendomi conto della decisione che avevo preso di lasciare paese, famiglia e amici, ho deciso dentro di me che sarei diventato qualcuno che da piccolo avevo sempre sognato di diventare.”

Una passione al di là del Calcio?

“Il mondo del business e dell’entrepreneurship, soprattutto negli Stati Uniti, mi attrae un sacco. Probabilmente qualcosa che considererò una volta finita la carriera”

Qual è il tuo rapporto con la Liguria? Cosa ti piace di più della regione?

“La Liguria è casa. Sempre stata fin dalla nascita. La cultura e le persone sono le due cose che mi legano di più alla mia terra”

Invece ritornando agli States: la Carolina del Sud, Phoenix, Miami…tante tappe sulla tua strada, cosa ti è piaciuto di più in questo lungo viaggio?

“Sono sempre stato fortunato per quanto riguarda città e Stati negli Us. Tutti e tre posti bellissimi. Se dovessi scegliere un posto sarebbe Miami perché, come vita quotidiana, mi ricorda più casa avendo un centro ma avendo anche la spiaggia a 10 minuti”

C’è una figura, del mondo dello sport o in generale, che è per te motivo di ispirazione?

“Il mio idolo, come giocatore, è sempre stato Benzema. E sicuramente da un punto di vista calcistico ho sempre ammirato le sue abilità sul campo.”

Che consigli daresti a un bambino o a un ragazzo che si avvicina al Calcio per la prima volta?

“Ad un bambino o ragazzo direi di giocare spensierato e divertirsi senza pensare a ciò che succederà quando sarà grande o meno. Il calcio è intrattenimento e gioia ed è giusto che questo non venga levato ad un bambino”

Quali sono i tuoi progetti per il prosieguo del 2023?

“Per il resto del 2023, l’obbiettivo è di finire la stagione con Miami FC al meglio possibile come collettivo e a livello personale. Dopodiché, spero di poter tornare a casa per Natale e passare più tempo possibile con amici e famiglia”

Federico Burlando

Per ulteriori informazioni:

Repetto, Milanese and Mastrantonio: The USL’s Little Italy

Claudio Repetto (ex Genoa): “A Miami ho trovato la mia America. Con i 777 un Grifone stile Premier”

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