Il documento, redatto con il coinvolgimento di numerosi esperti, affronta undici tematiche attraverso le quali analizza lo stretto legame tra la pratica sportiva e il benessere del minorenne, anche in considerazione dei diritti universalmente riconosciuti dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
“La tutela dei diritti dei minorenni rappresenta una priorità assoluta in qualunque contesto
sociale, tanto più in ambito sportivo, uno dei presidi educativi fondamentali per la loro
formazione e la loro crescita – afferma il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi – D’altro canto, anche nello sport si manifestano diverse patologie sociali che mettono a
rischio l’integrità e la salute fisica e psicologica, soprattutto dei minorenni”.
La risposta a questi fenomeni richiede l’impiego di una strategia multisettoriale, che veda
la stretta collaborazione tra le diverse amministrazioni e organizzazioni competenti per
la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, con un’attenzione specifica per le
persone di minore età. “Questo è lo spirito che ha animato la realizzazione del prezioso Vademecum cdedicato al delicato e importante ruolo educativo dei tecnici e dei dirigenti sportivi, frutto del lavoro congiunto del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza e della nostra società Sport e Salute, attraverso la Scuola dello Sport”.
Questo il pensiero del Capo Dipartimento Sport Flavio Siniscalchi. “Allenatori e tecnici sportivi si impegnano quotidianamente per la promozione dei valori propri dello sport. Con un linguaggio semplice e chiaro e con il supporto di casi studio connessi a ciascuna delle 11 tematiche affrontate, il Vademecum vuole rappresentare anche uno spunto di riflessione attraverso il quale il personale sportivo, ma non solo, possa sviluppare nuove competenze attraverso il confronto con diverse figure professionali e un produttivo scambio di saperi e buone pratiche”.
“Il presente Vademecum si rivolge principalmente agli allenatori, ai coach e ai mister che,
con il loro impegno quotidiano, sono un punto di riferimento e una fonte di ispirazione per
giovani atlete e atleti. I tecnici, infatti, oltre a trasferire competenze sportive, trasmettono
anche valori educativi – interviene Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza –Il mio auspicio è che queste pagine consentano a chi ogni giorno opera in ambito sportivo di trovare stimoli, riferimenti e risorse utili, permettendogli di non sentirsi solo nell’affrontare fenomeni come bullismo, razzismo, uso di sostanze proibite, abusi e violenze. Allo stesso tempo il Vademecum offre indicazioni e suggerimenti necessari per la tutela dei diritti dei minorenni, permettendo all’allenatore di acquisire consapevolezza del suo ruolo all’interno della comunità educante”.
“Sport e Salute è impegnata ad allargare la base dei praticanti e il ventaglio di attività motorie in modo particolare per le prime fasce di età, cercando di ottemperare a questo inalienabile diritto. I tecnici e i dirigenti sportivi, a cui questo Vademecum è rivolto, svolgono un ruolo importante di ascolto, vigilanza e azione per contrastare fenomeni che
ledono i diritti dei giovani, quali bullismo, abusi, violenze e discriminazioni – dice Vito Cozzoli, Presidente e Amministratore Delegato di Sport e Salute – Un ruolo particolarmente delicato, ma decisivo, che viene svolto tutti i giorni dai tecnici e dai dirigenti delle tante società sportive che si occupano dei settori giovanili delle diverse discipline sportive. La Scuola dello Sport di Sport e Salute forma e aggiorna queste importanti figure con l’obiettivo di prepararle alla responsabilità di far parte a pieno titolo della più ampia comunità educante e di far acquisire le competenze necessarie per dare ai giovani la possibilità di godere pienamente del diritto allo sport”.
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