PASSIONE DEDIZIONE RESISTENZA
Lo sport, il mio sport, il nuoto è sempre stato una parte fondamentale della mia vita.
Fino all’età di 19 anni è andato di pari passo con l’impegno più grande che ha un ragazzo, ovvero la scuola. Certamente non è stato facile far conciliare le due cose, alle 5.30 del mattino mi allenavo alle 8 entravo in classe e alle 14.30 rientravo in acqua.
A19 anni ho deciso di scommettere su me stesso e di provare a trasformare questa grande passione in una professione.
E` stato un passaggio molto faticoso, anche perché natatoriamente parlando non mai avuto un talento cristallino, ma ero disposto a lavorare molto e avevo una grande resistenza alla fatica decisamente sopra la media.
Per fare questo mi sono affidato ad un grandissimo nel mondo del nuoto, Filippo Tassara; insieme abbiamo fatto molta strada e molta fatica, raggiungendo risultati che per me all’inizio erano difficili anche solo da immaginare; come un 4° posto ai campionati del mondo del 2010, che mi e` valsa la chiamata da parte delle fiamme oro importantissime per chi vuole fare sport ad alti livelli, due medaglie europee due coppe del mondo ecce cc.
In questo percorso durato molti anni ho imparato molte cose.
Ho imparato a sognare tenendo i piedi per terra; ho imparato che il lavoro duro premia sempre, ad essere obbiettivo e a pormi obbiettivi a me congeniali andando a conoscere e riconoscere i miei limiti.
Ho imparato a rispettare e stringere amicizie con i miei avversari andando a scoprire culture completamente diverse dalle nostre.
Ho imparato a rispettare le regole e a contare sulle mie forze dando sempre il 100%,facendo in modo e maniera di uscire dall’acqua sempre a testa alta, sia dopo una vittoria che dopo una sconfitta, perché sapevo che io più di quello non avrei potuto fare.
Ho imparato a perdere e a reagire alle sconfitte, perché le sconfitte sono parte integrante di un percorso, ci aiutano a conoscere le nostre debolezze fisiche e caratteriali.
Ho imparato a gestire; a gestire le mie energie, il mio tempo dentro e fuori dall’acqua.
Ho imparato a fare delle scelte e prendere decisioni in pochissimo tempo, perché quando gareggi non hai molto tempo per pensare. Ma di ogni scelta me ne sono sempre assunto ogni tipo di responsabilità; qualche scelta mi ha premiato e qualche scelta mi ha insegnato facendomene pagare le conseguenze; ad esempio al campionato europeo del 2014 ho conquistato una fantastica medaglia attaccando in solitaria nell’ultimo km e mezzo, scelta molto azzardata che mi ha premiato, ma se cosi non fosse stato avrei subito grandi critiche da tutto lo staff, come per altro e` successo molte altre volte , ma son contento di averle fatte perché senza scelte sbagliate non ci possono essere scelte giuste.
A me piace pensare di aver imparato a far l’imprenditore dove tutto questo mi ha insegnato a gestire la mia piccola impresa, formata dal mio fisico e dalla mia immagine.
A proposito di immagine ho dovuto imparare a gestire pure quella, nonostante io sia molto poco social, perché comunque le gare e i risultati mi hanno dato parecchia visibilità nel mondo sportivo.
Ho pure imparato a parlare in pubblico, che per molti può sembrare una cosa banale, ma per un ragazzo timido ed introverso che per molte ore della sua giornata tiene la testa dentro l’acqua non lo è affatto. E in questo punto devo ringraziare Stelle nello Sport, che ringrazio, ha contribuito fortemente alla mia crescita coinvolgendomi nei loro grandi progetti, facendomi parlare di quei valori sportivi e non, che mi hanno fatto evolvere sia sportivamente che come persona. Sperando di far appassionare allo sport le generazioni future, perché lo sport non è solo vincere o perdere, ma in mezzo ci sono una miriade di sfaccettature che possono migliorare anche di molto la nostra vita così come hanno migliorato la mia.