Ed è proprio in virtù del suo passato di giornalista del volley che Roberto invita gli sportivi liguri a partecipare al concorso raccontando di quel particolare posto, caro al ricordo, in cui ognuno di noi ha mosso i primi passi verso l’impegno agonistico. Di cosa parliamo? Di un campetto di periferia o parrocchiale, ad esempio, o del quartiere in cui si frequentava quella certa palestra, il circolo di tennis, la piscina, il circolo nautico. Com’era e come si è trasformato quel luogo? Quale la magia che ce lo ha reso caro? Ripensandolo, che cosa ci ha insegnato? Quali persone, amici e maestri, lo hanno condiviso con noi, lasciandoci a loro volta gratificanti e affettuosi ricordi? Ecco, queste potrebbero essere alcune delle molte domande sollecitate dall’”Albero delle ciliegie” della LUA a cui anche chi pratica sport può rispondere con il proprio racconto.
“L’emozione non ha voce, ma il nome della mia città”, ha scritto la leggenda del volley Manu Benelli nella sua autobiografia. Se tra gli sportivi liguri c’è chi trova risonanze con questa affermazione, l’invito è dunque quello di mettersi alla tastiera per raccontare il proprio luogo del cuore. Per partecipare occorre inviare un testo in formato pdf di non più di 20.000 battute alla LUA entro il 30 aprile: tutte le istruzioni di dettaglio del bando sono disponibili su www.lua.it.
COMUNICATO STAMPA
Sostenere, preservare e diffondere il valore identitario e memoriale dei luoghi: borghi, paesi o città in cui le persone hanno vissuto, o a cui sono legate da un rapporto affettivo. Questi gli obiettivi del concorso letterario “L’albero delle ciliegie. Una storia tira l’altra”, che la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (LUA) torna oggi a riproporre dopo la fortunata edizione dello scorso anno.
Organizzata ancora con la collaborazione del Teatro di Anghiari, del Museo della Battaglia, del Progetto Valtiberina – I cammini di Francesco e l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve S. Stefano, la seconda competizione letteraria della LUA si articola nelle sezioni “racconti dei luoghi” e “storie memorabili di tempi lontani”, alle quali si può partecipare con uno scritto di non più di 20.000 battute da inviare alla segreteria del concorso entro il prossimo 30 aprile. Il bando e la scheda di iscrizione sono disponibili su www.lua.it.
La designazione dei vincitori avverrà a cura della giuria presieduta dal prof. Duccio Demetrio, formata da lettrici e lettori esperti in metodologie autobiografiche e biografiche e da studiosi della materia. La premiazione dei primi tre classificati delle due sezioni concorsuali si svolgerà nell’ambito del Festival dell’Autobiografia in programma ad Anghiari dal 29 settembre – 1 ottobre, nel venticinquesimo anniversario di fondazione della LUA.
Forte del gradimento ottenuto nella prima edizione, la nuova proposta della LUA si rivolge alle persone di ogni età che desiderano contribuire a salvare e a trasmettere le storie dei luoghi di affezione. Come già avvenuto lo scorso anno con la realizzazione del libro “L’albero delle ciliegie. Storie di paesi e di paesaggi” (Equinozi), i racconti vincitori, e altri giudicati meritevoli, saranno pubblicati a cura della LUA in una nuova antologia di storie dei luoghi.
In occasione del concorso la LUA rinnova inoltre l’invito a singole persone, ad associazioni, comuni, biblioteche, musei ed enti a far pervenire alla propria segreteria pubblicazioni locali, stampate anche in passato, attinenti al luogo di riferimento (memorie di famiglia, autobiografie, biografie, raccolte poetiche, storie locali, romanzi), per la loro conservazione nella Biblioteca nazionale delle Letterature dei luoghi, in via di costituzione.