Sofia ha raggiunto, in Austria, la prima finale Under 20 di Coppa del Mondo nel Fioretto sotto la guida del suo maestro Angelelli proprio questo febbraio che per la sua società va a terminare come il più glorioso degli assalti, considerando che nello stesso week end un’altra tesserata, Lucrezia Canessa doppia medaglia, argento e bronzo, nelle categorie Cadette e Giovani, sempre nella lama più agile. È suggestivo credere che Sofia, seppur giovanissima, ispirandola stesse già facendo luce all’ancor più verde compagna.
Di buon auspicio che solo una vicecampionessa del Mondo a Squadre Giovani, Irene Bertini, di Pisa, è riuscita a impedirle di affermarsi nell’appuntamento iridato, per tutto il movimento tricolore ma per Sofia stessa, che è già nel giro delle Azzurrine. Un ulteriore gruppo di rilievo in cui potrebbe risplendere oltre a quello delle candidate per l’Atleta Ligure dell’Anno, che in caso di vittoria la vedrebbe in squadra con altre schermitrici di Rapallo del livello di Mara Navarria, tale per adozione, e Bianca del Carretto. Una città in cui gli Astri della Scherma sembra si allineino per splendere in ogni periodo dell’anno, e da quest’ultimo febbraio “una Raggio” ha toccato lo scopo più di tutti gli altri.
Da dove nasce la passione per la Scherma? Quando hai cominciato a praticarla?
“Sono andata per la prima volta a provare scherma quando avevo 6 anni, storia molto carina perché ho deciso di iniziare questo sport dopo aver guardato il film cartone Barbie e le tre Moschettiere. Allora da quel momento vedendo le protagoniste combattere a cavallo, io, amante degli animali, ho chiesto ai miei genitori di portarmi a provare la Scherma”
Quanto ti alleni ogni giorno? Come mantieni il tuo corpo in forma?
“Mi alleno circa 2/3 ore al giorno, dipende dal programma della giornata. Durante la settimana ci sono giorni dedicati alla parte più tecnica riguardante la Scherma, quindi si fa lezione individuale con il Maestro e si tira con i compagni della palestra. Altrettanto importante nella Scherma, come in tutti gli sport, la preparazione fisica, la quale ci permette migliori prestazioni. Quindi 2 volte a settimana mi alleno con il preparatore atletico e nei restanti giorni svolgo autonomamente delle schede di esercizi create appositamente da lui”
Qual è stata l’emozione più grande della tua carriera?
“Praticando a livello agonistico da tanti anni questo sport le emozioni che ho vissuto sono davvero infinite. Ora che sono più grande ovviamente le gare si fanno più impegnative e direi anche più importanti. Quindi a livello di competizioni direi che l’emozione più grande vissuta fino ad ora è stato l’ingresso nella top8 della gara di Coppa del Mondo di Mödling in Austria, questo febbraio 2023.
In generale poi è stato altrettanto emozionante ricevere la convocazione al ritiro nazionale Azzurrini da parte della FIS nel settembre 2021”
Quali sono per te i valori dello Sport, in generale?
“I valori più importanti che uno sportivo apprende e interiorizza praticando uno Sport, come la scherma, sono dedizione, rispetto, responsabilità e coraggio. Sono pilastri della vita di uno sportivo e anche se difficili da costruire sono di fondamentale importanza.
E quelli in particolare della Scherma?
Grazie agli insegnamenti che mi ha dato sono riuscita anche in altri campi, come quello scolastico, a dare il massimo e a organizzarmi in modo efficace.
Lo sport serve non solo fisicamente ma anche e soprattutto mentalmente e caratterialmente. Tutto ciò che si prova praticando uno sport è formativo e plasma le nostre persone, i momenti positivi e i momenti negativi sono di insegnamento e fanno maturare gli atleti”
Ci racconti un segreto…rivelabile? Una pratica, un rito, un motto che ti ha aiutato a diventare una giovane campionessa?
“In realtà non ho niente di particolarmente scaramantico prima delle gare. Siccome ad accompagnarmi la maggior parte delle volte c’è mia mamma, c’è una frase che mi dice sempre mio papà salutandomi prima che io parta per una gara. Abbiamo questo saluto “rituale” da quando sono piccola”
Una passione al di là della Scherma?
“Avendo iniziato così presto questo sport non ho avuto modo di conoscerne molti altri né di dedicarmi ad altri hobby o passioni. Però mi piace moltissimo sciare, anche questo lo faccio da quando avevo 4 anni, perciò è una cosa che ho sempre apprezzato, praticato e coltivato il più possibile”
Qual è il tuo rapporto con la Liguria? Cosa ti piace di più della regione?
“Adoro la città e la regione in cui vivo. Perché amo il suo mare, mi risulterebbe molto difficile vivere lontana dal mare perché ne sentirei troppo la mancanza”
C’è una figura, del mondo dello sport o in generale, che è per te motivo di ispirazione?
“Non c’è nessuna figura in particolare che mi abbia ispirato più di altre, sono molto colpita da tanti e diversi atleti. Vedere come ci si dedicano e come affrontino le cose in modo coraggioso dà forza e coraggio e fa venire proprio voglia di dare il massimo in ciò che si fa e di crederci sempre”
Che consigli daresti a una bambina o a una ragazza che si avvicina alla Scherma per la prima volta?
“Le consiglierei di buttarsi a capofitto in questo bellissimo sport perché è un’esperienza unica. Nonostante sia molto difficile anche a livello mentale ed emotivo, in primis perché è uno sport individuale, non bisogna mai demordere e se ci si mette passione bisogna perseverare perché le soddisfazioni con il tempo arrivano”
Quali sono i tuoi programmi per il 2023?
“Non voglio avere obbiettivi prefissati, cerco di dare il massimo in ogni gara a cui parteciperò. Voglio togliermi sicuramente tante soddisfazioni e lavorare ancora più a sodo in modo da dimostrare ciò che sono in grado di fare”
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“Grazie per avermi dato la possibilità di raccontarmi. In ogni ambito bisogna cercare sempre di fare ciò che ci piace e farlo con passione, solo così si riesce a essere soddisfatti di sé stessi”
Federico Burlando
Per votare Sofia Raggio come Atleta Ligure dell’Anno
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