Nello Sport italiano invece la prima medaglia Olimpica nel Triathlon è una leggenda che viene dal futuro, nel senso che da quando è stato introdotto a Sidney 2000 deve ancora arrivare, ma chi vi riuscirà sarà certamente materiale degno di un’epica commemorazione; ma c’è un atleta che un po’ come una mitologica fusione tra i più possenti e scaltri tra rapaci, equini e tursiopi, questa missione leggendaria potrebbe portarla a compimento, e viene, nuotando, correndo, e pedalando, dalla Liguria.
QIl diciannovenne Davide Menichelli è nel gruppo che insegue il sogno a Cinque Cerchi a Parigi 2024.
Genovese di Pegli, attualmente è tesserato per la DLN -Doria Nuoto Loano- ma si allena nelle strutture della GS Aragno, come la piscina I Delfini e il nuovissimo campo di atletica Pra’. Ad allenarlo e a formare un dinamico duo che alimenta le speranze più sfrenate è Paolo Zunino, tecnico piacentino non solo dei doriani ma anche della Fitri, Federazione Italiana Triathlon, premiato l’anno passato come miglior coach giovanile dell’anno. Ad affiancare Paolo un’altra eccellenza Fitri, Camilla Priarone, che ha allenato un’altra eccellenza genovese, Giovanni Sciaccaluga, quando ha vinto la medaglia d’argento nel World Triathlon Para Cup. Sembra dunque che tutti i pianeti si stiano allineando sull’asse Genova-Parigi per vedere una meravigliosa epifania, un Triatleta azzurro con un metallo al collo all’ombra della Torre Eiffel.
Fortunatamente non tutte le speranze tricolori poggiano sulle comunque larghe e muscolose spalle di Davide, è un momento di grande crescita per tutto il movimento, ma è soprattutto “colpa” sua, se con la forza dei risultati ha spostato così tanta fiducia su di sé.
Al Lago le Bandie, Treviso, nel luglio 2021 si è laureato Campione d’Italia Juniores, tagliando il traguardo in solitaria, dopo aver assalito gli ultimi assalti alla sua leadership nell’ultima fase della competizione. Aveva cominciato piano col Nuoto, inserendosi gradualmente tra gli inseguitori nella fase del Ciclismo, per poi superarli tutti sprintando nella Corsa. La sua carriera invece è partita subito forte, e non c’è pericolo che si bruci: la testa è quella di chi da sempre il massimo, anche in allenamento, col dovuto giudizio.
Sempre a luglio, ma nel 2022, è arrivato invece l’argento alla Europe Triathlon Junior Cup di Tábor.
Lo ha inquadrato perfettamente Maurizio Contino per OA Sport: capace di destreggiarsi anche nel Duathlon, disciplina analoga alla versione Tria ma senza il Nuoto, tallone d’Achille del prode Davide, ha il suo punto di forza principale nella zona cambio (le zone di transizione tra una disciplina e l’altra) e soprattutto nella corsa, dove riesce a staccare da subito i rivali o a fare scatti improvvisi se invece fa parte di un gruppetto che lotta per i primi posti. La tattica con cui si è imposto a Le Bandie è quella sua più tipica, ma per il futuro sta cercando di migliorare tra le acque, così da non dover poi recuperare troppo terreno sui pedali.
Nei campionati Italiani Junior vanta anche un argento, mentre è nel Duathlon che il suo 2022 è stato davvero uno dei tasselli ideali dello splendido mosaico offerto dall’intera Liguria: a giugno ai Mondiali Junior di Targu Mures. Romania, si è aggiudicato il bronzo nella gara individuale e, insieme a Laura Ceddia, addirittura l’oro nella duathlon mixed relay 2X2, mentre a metà settembre, agli Europei Junior di Bilbao, ha ottenuto il quarto posto, a soli 8’’ dal podio del belga Wout Ghielens.
La leggenda che vincerà la prima medaglia Italiana nel Triathlon deve ancora arrivare, ma Davide Menichelli è già approdato a importanti risultati, che fanno sperare che l’uno e l’altro si incrocino a metà strada, là dove, come spesso accade, un Sogno Olimpico lambisce la realtà della Liguria. Un incrocio certamente più verosimile della fusione tra Aquila, Cavallo e Delfino, ma non meno epico. E se in tutte le leggende c’è un fondo di verità, la speranza è che questo non ne sia altro che l’inizio.
Federico Burlando