Come spiega lei stessa in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: “Il Nuoto Sincronizzato è la mia passione da quando aveva sei anni, e da allora lo è sempre stata Non c’era nessuno in famiglia che lo avesse praticato Stavo facendo la scuola nuoto quando poi hanno aperto il settore sincronizzato a Loano. Io vivo a Noli, sono andata a provare e mi è piaciuta subito. Dopo un anno l’hanno chiuso e mi sono trasferita a Savona. Nel 2008 la prima convocazione nelle società giovanili e nel 2010 i primi Europei a Budapest”.
E così che è diventato un po’ più facile, almeno per epiteti tanto altisonanti quanto appropriati, distinguere Linda dalla sua “gemella”: ora si è guadagnata sul campo-piscina quello di “Signora delle Medaglie”. Piacevolmente scontato dopo i sei argenti e i due bronzi che l’hanno resa l’azzurra più medagliata della rassegna, e l’atleta più medagliata d’Europa, 21 medaglie Europee in 10 anni.
Linda Cerruti e Costanza Ferro: magico duo sincro di “danza sulle acque” a Tokyo
Alla spedizione in Sol Levante c’era arrivata con 19 titoli Italiani nell’Individuale, di cui 16 primi posti di fila dal 2011. Ma se Linda è una “Signora” dei podi, Costanza Ferro non è certo meno beneducata a salirvi e a prenderseli direttamente dall’acqua. E insieme formano una coppia di giovani Matrone del Sincro, anzi di Sciure considerando le origini Liguri. Sono nate tutte e due a Genova nel 1993, cresciute nella Rari Nantes Savona e arruolate con orgoglio dalla Marina Militare. Copenaghen ha la sua Sirenetta? Genova e Savona ne condividono due. Prima poi faranno un film anche su di loro, come ad esempio il memorabile classico Disney, ma già il documentario su di loro, “Vite in Apnea”, volto a descrivere sia l’attività sportiva sia la vita privata delle due campionesse in preparazione per i Mondiali di nuoto di Barcellona 2013, descrive alla perfezione il lavoro e i sacrifici che stanno dietro agli artefici messi in mostra durante le competizioni.
Affermatesi Stelle nello Sport, come migliori Atleti Liguri dell’anno, nel 2016, quando sono arrivate seste alle Olimpiadi di Rio e hanno vinto l’argento nella gara a Squadre del programma libero a Londra, sempre agli Europei, e 3 bronzi nel duo, gli manca l’Oro solo perché le Ucraine, con cui peraltro si allenano da quando sono ospitate a Roma dai tempi dello scoppio della guerra in Donbass, al momento sono irraggiungibili, ma si sa, un obiettivo è solo un sogno con una data di scadenza, e alle “gemelle diverse” che hanno fatto sognare così tanti italiani, piace prendersi questo genere di impegni: “Nessun oro, però. Con l’Ucraina ci alleniamo insieme, non sono impossibili da raggiungere ma sono ancora lontane, il gap ci sta riducendo. Certo, l’assenza della Russia ci ha favorito. È giusto comunque che rientrino al più presto”.
L’ultimo trionfo, un bronzo, è stato nel Dual Tech; ha spiegato Costanza: “Abbiamo cambiato molti pezzi del doppio. e negli ultimi due secondi ho commesso un errore. Ho temuto di rovinare tutto ma poi fortunatamente siamo riuscite comunque a migliorare il punteggio. La stanchezza si fa sentire davvero tanto ma siamo felici”. Rincara la dose Linda: “È un esercizio nuovo, molto coinvolgente, che ci piace tantissimo, divertente anche da nuotare. Ce lo siamo godute al 100% fino agli ultimi due secondi. Nell’ultimo mese abbiamo fatto alcuni cambiamenti, perché rispetto ai Mondiali volevamo migliorarci e infatti ci siamo migliorate anche nel punteggio e superato il muro dei 90. Ci possiamo ritenere soddisfatte”
La CT del Sincro, Patrizia Giallombardo, leggenda della Rari Nantes Savona, di Albissola, lei sì Matrona a tutti gli effetti, rivolgendosi anche a Marta Murru, la terza sincronette genovese, cresciuta pure lei nella RN Savona -e nella RN Bogliasco come prima società- e quasi una brillante “Signorina” di medaglie a confronto delle altre due più navigate campionesse, ha voluto ringraziare tutte le protagoniste di questa splendida storia che sorge in Liguria e si allarga a tutta la penisola, trascinandola come un maremoto sui tetti di Europa:
“Sembra di ripetermi ogni anno con la stessa frase: è stata una stagione unica! Sì, sono ripetitiva, ma forse questa volta ‘unica’ è l’unico aggettivo che riesco a trovare per la stagione agonistica appena conclusa! Sono risultati che mai erano stati raggiunti prima e tutto questo è stato possibile solo grazie al fantastico Team che ho l’onore e il privilegio di dirigere.
E questo perché dietro a un punteggio, dietro ad una lotta all’ultimo centesimo per ottenere quello che meritiamo c’è stata fatica e un sacrificio immenso da parte di atlete, tecnici e staff medico delle nostre nazionali.
Grazie ragazze per avermi fatto piangere di gioia nell’eliminatorie del combo ai Mondiali! Grazie Linda per l’emozione che mi hai dato per aver nuotato in modo impeccabile il solo tech dimostrando a tutti quanto vali.
Grazie a tutte le ragazze, ognuna con un particolare diverso, ma allo stesso tempo con l’unico comune denominatore di essere ‘Ragazze Speciali’ con un cuore immenso. A tutte voi, una per una, grazie per avermi tirato fuori le ultime lacrime rimaste durante impeccabile nuotata con la team free agli Europei di Roma 22.
Grazie alla Rari Nantes Savona e, in particolare, alle tante persone incrociate sulla mia strada da quando, ormai tanti anni fa, scelsi di incominciare questa avventura straordinaria.
A nuove sfide!”
E a nuovi sogni. Nient’altro che obiettivi con date di scadenza.
Federico Burlando