Francesco Bocciardo e i Mondiali 2022: “Vittorie importanti per un messaggio inclusivo”

0

Il palmares di Francesco Bocciardo, dopo i Mondiali di Madeira, si arricchisce ulteriormente.

Tre titoli mondiali e un argento: quattro medaglie da sommare alle altre perle iridate e continentali, ai fantastici allori olimpici di Rio de Janeiro (oro nei 400 stile libero) e Tokyo (oro nei 100, oro nei 200 stile libero, argento nella staffetta). Ogni vittoria ha un valore, non strettamente correlata a questioni agonistiche ma a messaggi sociale. Di inclusione. Battaglie condotte da oltre 10 anni, dai primi successi e dalla qualificazione ottenuta, appena diciottenne, per le Paralimpiadi londinesi.

Tre fantastiche perle iridate.  Come te le spieghi?
“Tre gare difficili e toste, in particolare nei 50 stile libero dove non mi aspettavo di riuscire a impormi. 100 e 200 stile libero son state dure dal punto di vista psicologico perché erano quelle in cui tutti si aspettavano la mia riconferma dopo le Paralimpiadi”.

Una preparazione diversa rispetto all’anno scorso?
“Quest’anno mi sono concentrato molto sulla velocità di base. Ho trovato anche quella cattiveria in più per poter toccare il traguardo per primo. E’ stato un Mondiale eccitante e incredibile. Sono ancora determinato a raggiungere altri traguardi”. 

Italia in cima al medagliere. Cosa c’è alla base di tutti i successi del nuoto paralimpico?
“Il punto di forza sono gli atleti che ogni giorno si allenano con costanza e fanno molti sacrifici. La squadra è cresciuta. Siamo diventati più forti e combattivi” 

Facciamo un salto indietro. Dieci anni fa. Londra 2012. Cosa ricordi?
“La prima Paralimpiade è stata bellissima dal punto di vista ambientale e delle motivazioni anche se non ho raggiunto la finale. Mi ha permesso di crescere, migliorare e arrivare dove sono arrivato oggi”.

Rio de Janeiro 2016. Il primo straordinario successo. 
“Già ed è stato bello condividerlo con la mia famiglia che ha fatto un tifo da stadio che a Tokyo mi è mancato moltissimo. Parigi 2024, da questo punto di vista, speriamo sia il ritorno alla normalità degli eventi senza le limitazioni del Covid-19 e senza più il conflitto tra Russia e Ucraina”

Francesco, le tue vittorie hanno grande valore per le tue battaglia per una Genova, una Liguria e un’Italia più inclusiva e senza barriere 
“E’ l’aspetto più importante dei miei successi. Grazie alla collaborazione con Stelle nello Sport, vado nelle Scuole per trovare nuovi ragazzi con disabilità che abbiano voglia di iniziare a fare sport e a cercare anche di cambiare mentalità. Bisogna eliminare i pregiudizi sulla disabilità. Mi rivolgo anche alle famiglie di ragazzi disabili invitandoli a portarli a fare sport perché la mia storia insegna che è la scelta giusta e aiuta a costruire percorsi virtuosi”. 

A chi ti senti di dire grazie?
“Il mio allenatore Luca Puce, Fiamme Oro, Nuotatori Genovesi, il CIP, lo staff tecnico, la mia fidanzata e la mia famiglia, il mio migliore amico Biggi. Faccio un ultimo appello: seguite lo sport paralimpico, non solo in occasione delle Paralimpiadi, perché dietro ogni atleta ci sono storie di impegno e sacrifici incredibili”.

Francesco, diamo l’appuntamento a tutte le famiglie per il prossimo SportAbility day di sabato 17 settembre alla Sciorba?
“Sarà una giornata di festa per lo sport inclusivo. Le famiglie potranno provare all’interno dello stadium o della piscina una delle trenta discipline e delle attività organizzate dalle associazioni sportive. E’ davvero un’occasione da non perdere. Io ci sarò sicuramente e vorrei incontrare giovani ragazzi disabili che ancora non praticano sport per convincerli a iniziare”.

Condividi questo articolo