In fondo l’arte nascosta della Pallanuoto è sapersi esaltare nell’angusto rettangolo di una piscina, anche se con Pietro di celato c’è proprio poco, e più che di arte, si può dire che conosca bene il suo mestiere -eseguito a regola d’arte! – Segnare, sgomitare, spendersi tutto per la squadra. È così che arrivano le vittorie. Due medaglie Olimpiche, a Londra 2012 e a Rio 2016; due mondiali, a Shangai nel 2011 e a Gwangju nel 2019; cinque podi alle World League, il primo con l’Australia, gli altri 4 con gli Azzurri, di cui uno conquistata a Genova nel 2008, subito dopo aver assunto la nazionalità dei suoi bisnonni. E poi naturalmente i successi con la squadra più titolata del Mondo e della Liguria, la Pro Recco. E qui dal punto di vista della cuffia, casa più grande non poteva trovarla.
Vi è arrivato dal portone principale nonostante la lunghissima distanza percorsa, o forse proprio per quella, perché con una storia lunga come quella che aveva dietro di sé, era chiaro che aveva le spalle sufficientemente larghe per reggere il peso della Leggenda. Il West Sidney come primo club, nel 2004 l’approdo in Europa, una stagione in Catalogna che vale un Campionato di Spagna e una Coppa Len. Poi la Chiavari Nuoto e dopo un biennio l’approdo in biancoazzurro, semidefinitivo, dal 2006-07: un passaggio alla Rari Nantes Sori, e un paio di giri in Lombardia, ma il luogo che la sua famiglia prima di tutti gli altri chiamerà “casa” sarà sempre in un’insenatura del Golfo Paradiso. Anche se non dimentica quella di provenienza, dall’altra parte del mondo. E qui sta un’altra differenza: il Paguro per quanto cresca, più di una “casa”, che in realtà è un semplice guscio, sulle sue spalle non tiene. Pietro Figlioli, che è davvero esagerato, ne reca sempre con sé addirittura tre, le sue famiglie: la ragazza coi figli, i genitori con la sorella, e la Pro con tutta la loro magnifica Storia in comune.
Sei nella classifica Big-Trofeo Bayer di Stelle nello Sport, stai ricevendo molti attestati di stima dai tuoi sostenitori sparsi per tutta la Liguria. Ti aspettavi una tale ondata di affetto dalle persone?
“Sono davvero grato per tutto il sostegno. Mi fa piacere essere riconosciuto come BIG nello sport. Fa molto piacere per uno sportivo ricevere del riconoscimento per il lavoro che facciamo”
Da dove nasce la passione per la Pallanuoto? Quando hai cominciato a praticarla?
“Da ragazzo avevo la fortuna di poter praticare tanti sport essendo che sono cresciuto in Australia. All’età di 15 anni ho cominciato in una piccola società sportiva nella città di Brisbane e da lì piano piano sono cresciuto, raggiungendo degli obbiettivi da me imposti e di conseguenza livelli più alti per quanto riguarda squadre e qualità di allenamenti. Mi ero innamorato fin da subito della pallanuoto perché è sia uno sport di squadra e sia perché ci sono anche aspetti individuali molto stimolanti”
Quanto ti alleni ogni giorno? Come mantieni il tuo corpo in forma?
“Mi alleno circa 4/5 ore al giorno ma anche quello che si fa al di fuori degli allenamenti va di pari passo con la prestazione in acqua. Per qualsiasi persona, non necessariamente uno sportivo, serve il giusto equilibrio tra lavoro, stress, attività fisica, nutrizione e riposo. Gli ultimi due punti sono forse i più importanti e cerco quindi di rendere al massimo il mio fisico, concedendomi qualche sgarro alimentare per appagare il mio piacere gastronomico”
Qual è stata l’emozione più grande della tua carriera?
“L’emozione più grande che ho avuto nella mia carriera sicuramente è stata diventare campione del mondo con la nazionale Italiana per la prima volta nel 2011. Episodio altrettanto pieno di emozioni è stata la finale Olimpica di Londra avvenuta la stagione seguente”
Quali sono per te i valori dello sport, in generale, e quelli in particolare della Pallanuoto?
“I valori della pallanuoto che conosco si sposano a pieno i miei personali. È uno sport per persone vere. Nella pallanuoto non ci sono scorciatoie, se si vuole ottenere dei bei risultati bisogna lavorare duramente e con costanza. Il mio sport mi ha aiutato tanto a capire che le cose belle nella vita vanno guadagnate. Spesso durante la mia carriera abbiamo, parlo al plurale perché nel mio sport siamo una squadra, rinunciato a stare con i nostri cari per via degli impegni come ritiri vari e viaggi per partite anche in periodi di feste e vacanze.
Spesso sono stato via anche a compleanni, festività o altri eventi importanti dei miei figli come possono essere primi giorni di scuola e recite scolastiche. Il valore per me più importante è la famiglia. Non vedo i miei genitori e mia sorella dal 2017, loro vivono in Australia ed io in questi ultimi anni non ho avuto tempo e modo per raggiungerli. Per fortuna ci videochiamiamo spesso cosi da averli un po’ più vicino a me”
Come hai affrontato il periodo del Covid, difficile per tutti ma in particolar modo per gli sportivi?
“Il periodo del covid penso che sia stato difficile per tutto il mondo. Non era chiaro niente durante tutto il periodo e tuttora si vive con un certo tipo di incertezza. Durante il periodo del lockdown, per farmi trovare al meglio al rientro lavorativo, mi allenavo in garage con del materiale che mi aveva prestato la Pro Recco e anche un mio amico che ha una palestra a Rapallo (BTM Fitness). Noi nella pallanuoto ancora viviamo questa particolare situazione, abbiamo avuto tanti cambiamenti per le varie stagioni, addirittura cambiamenti a stagione già iniziata. Per fortuna gioco in una società -la Pro Recco- che ci permette di stare molto tranquilli e cerca sempre di fornire a noi giocatori la possibilità di poter svolgere gli allenamenti al meglio possibile”
Ci racconti un segreto…rivelabile? Una pratica, un rito, un motto che ti ha aiutato a diventare un campione?
“Penso di essere una persona molto organizzata e precisa. Ho sempre creduto che ordine e disciplina andassero mano nella mano. Cerco quindi di rimanere su questa lunghezza d’onda in tutto quello che faccio”
Una passione al di là della Pallanuoto?
“Mi piace qualsiasi tipo di attività fisica ma è molto difficile trovare del tempo e energia per praticare altri sport. A volte quando posso mi piace a giocare a Padel. Durante il periodo estivo sono sempre in acqua e forse quest’estate potrò tornare a praticare la pesca in apnea, dopo più di 10 anni”
Qual è il tuo rapporto con la Liguria? Cosa ti piace di più della regione?
“Da settembre del 2004 che sono in Italia ho praticamente sempre vissuto in Liguria, tranne che per due stagioni (2017/2018 e 2018/2019). La sento come casa. Il territorio offre molto per ogni interesse, dal turismo alla gastronomia fino alla cultura e storia. Mi piace pensare che molti eventi storici del mondo hanno a che fare con il capo luogo in cui vivo”
C’è una figura, del mondo dello sport o in generale, che è per te motivo di ispirazione?
“Tutti i miei avversari sono motivo d’ispirazione. Mi spiego meglio: non penso che sia giusto cercare di ripetere quello che già qualcuno ha fatto, bisogna distinguersi, bisogna puntare sempre più in alto e cercare di ottenere sempre di più, prendendo altri atleti come esempio e non come punto di riferimento”
Che consigli daresti a un bambino o a un ragazzo che si avvicina alla Pallanuoto per la prima volta?
“La pallanuoto può essere uno sport molto faticoso a livello fisico e mentale ma alla fine, come in tutti gli sport ed in tutte le cose, si arriva in alto se si possiede impegno e costanza in ciò che si fa”
Quali sono i tuoi programmi per il 2022?
“Con la Pro Recco punto a vincere tutte le competizioni nella quale partecipiamo. Per quanto riguarda la nazionale mi sono reso disponibile come sempre al CT ma ha scelto di lavorare con giocatori più giovani, lasciandomi a riposo per questa stagione. Mi godrò quindi l’estate con la mia fidanzata ed i miei figli. Preparandomi poi per la prossima stagione con la Pro Recco”
Spiega per quali ragioni è importante votarti e lancia Un messaggio-saluto finale a tutti i tuoi sostenitori di Stelle nello Sport!
“Ringrazio tutte le persone che mi hanno votato, mi sento onorato e grato a tutti loro. Non voglio essere votato per superficialità ma sempre e solo per puro piacere nel riconoscere la persona che sono.
Ringrazio anche tutti i sostenitori e Stelle nello Sport”
Federico Burlando
Come si vota per l’Atleta Ligure dell’Anno