Sono ormai entrambe super recordgirl, arrivate all’ultima curva dell’Olimpiade già cariche di successi ineguagliabili: Arianna pochi giorni fa aveva raggiunto Stefania Belmondo come massima detentrice italiana di medaglie nella storia degli Sport Invernali, con la possibilità di superarla nell’orizzonte più immediato, ed è diventata anche la più titolata nella storia degli Short Track, Federica a dicembre è diventa l’azzurra più vincente di sempre in Coppa del Mondo, e si ipotizzava che non avesse raggiunto il suo Everest, ma che potesse fare del pinnacolo dei suoi successi un nuovo campo base per ulteriori conquiste.
Ebbene, entrambe come il Campionissimo per definizione nelle parole di Gino Paoli, venute su su dalla fatica, e dalle strade bianche, La fatica muta e bianca, Che non cambia mai, su Ancora sono andate, contro il Cielo Blu, e toccatolo hanno avuto l’ardire di valicarne la volta di qualche gradino ancora.
Arianna con l’undicesimo podio è diventata la più vincente di sempre, una finale incredibile nei 1500 metri, conclusa ad appena cinque millesimi di secondo davanti all’olandese di bronzo Suzanne Shulting, e alle spalle si è messa anche la Belmondo. La speranza è di vedere la Valtellinese nei Giochi che più di casa non si potrebbe nel 2026, il suo mosaico è già perfetto, quasi come la sua Olimpiade che l’ha vista approdare all’ultimo atto in 3 competizioni su 5 e ascoltare l’inno al termine di tutte e 3 le occasioni: argento nella staffetta mista 2000 m e nei 1500 m, oro nei 500.
Federica doveva tenere alto non solo il vessillo della Liguria dopo che il quasi corregionale Lorenzo Sommariva col quarto posto nella Finalissima dello Snowboard cross a squadre miste era andato a un passo dal cogliere un trionfo pure lui, ma anche tutte le aspettative sue, dopo il bronzo nello slalom gigante a Pyeongchang 2018, la vittoria nella classifica di Combinata 2019, le 3 Coppe del Mondo nel 2020 e il suo exploit nel 2021. Insomma, doveva rendere Celeste Imperiale una scala reale, per non sbagliare ci ha infilato due acuti: prima l’argento in Gigante, poi il Bronzo in Combinata.
Stili completamente diversi per gli ultimi brillanti allori di una collezione che non finisce più: Arianna ha temporeggiato all’inizio e ha concesso un finale in turbinoso crescendo, Federica ha attaccato all’inizio e ha conservato il controllo.
È dolce cullarsi con questa nenia che sembra infinita, più vince l’una, più l’altra; e ancora più su, e ancora…ormai siamo nello spazio. Tra le Stelle. Per il calendario cinese il 2022 è l’anno della Tigre D’Acqua, ma da queste altezze sembra soprattutto l’anno, anzi il semestre, dall’estate 2021 all’inverno seguente, dell’Italia sportiva. Chi con l’asta, chi con le scarpe da corsa, ha portato il Belpaese un po’ più in su o un po’ più in là. Arianna Fontana con i pattini da Short Track, Federica Brignone con gli Sci.
Federico Burlando