“Ho iniziato a sciare a 3 anni e 6 mesi, ho capito che era quello che volevo continuare a fare relativamente poco tempo fa”. Nel 2019 arriva il successo conquistato al prestigioso Memorial Fosson. “C’è una cosa nel mio curriculum che mi dà orgoglio e non è quello. Dieci anni fa ero in uno Sci Club e, quando le cose andavano male, non ho voluto lasciare tutto ma ho avuto il coraggio di cambiare e continuare”. La ragione. “Quando le cose vanno bene è più facile stare vicino ad una persona. Al contrario, quando vanno male invece, si vede chi c’è veramente per te. Nel mio vecchio Sci Club mi sono trovato solo. Pensate: non mi ero neanche qualificato ai Campionati Regionali, cosa che io sempre ho dato per scontato”.
Matteo Rossi approda così allo Chamolé. “Ho iniziato a lavorare, a testa bassa. Non sono il migliore tecnicamente in questo sci club, ma sono quello che ha più cuore di tutti e questo mi dà molto orgoglio”. Il ricordo della prima gara. “Selezione del Pinocchio a Courmayeur il 29 gennaio 2012. Nevicava tantissimo”.
Rossi parla delle emozioni vissute durante il Memorial Fosson. “Ero partito con il primo pettorale e poi ho atteso il tabellone dei tempi, senza mai guardare la gara. Poi tutto il dopo è stato bellissimo, ma è stato ancora più bello non vedere i miei vecchi allenatori, che il giorno prima, essendo caduto, erano venuti a deridermi. Quel giorno non li ho visti neanche per sbaglio!”.
Il sogno di Matteo. “Arrivare in cima all’Olimpo? A me basterebbe arrivare ai piedi! La Coppa del Mondo è un traguardo enorme, un sogno direi. Un obiettivo più realistico, che è comunque molto difficile, sarebbe la partecipazione alla Coppa Europa”. Il punto di riferimento. “Essendomi allenato tutto l’anno con suo padre, non potrei non ammirare, in tutto quello che fa, Federica Brignone”.
Lo Sci Club Chamolè. “Quello che lo rende, a mio parere, il migliore della Valle, meglio di numerosi altri Sci Club nazionali, è che non guarda primariamente all’aspetto finanziario. Loro costruiscono atleti e campioni mettendo a disposizione materiale da comitato regionale e squadra nazionale”.
Matteo si dice “innamorato della Sampdoria e dei suoi tifosi”, ama “vivere esperienze nuove” e “mi piace molto la parte tecnica di una emittente televisiva”.