GIP è una holding fondata nel 1993 da quattro famiglie genovesi, con l’obiettivo di diventare parte attiva della catena logistica di merce containerizzata. Nel corso degli anni GIP è cresciuto, concentrandosi sul proprio core business per diventare uno dei primi operatori terminalistici in Italia, grazie alla sua partecipazione di maggioranza in SECH, Genova e TDT, Livorno. Inoltre, GIP detiene quote di minoranza in altri importanti terminal container italiani (VTE – VECON).
A febbraio 2017, Infracapital e Infravia, fondi infrastrutturali specializzati, hanno acquisito il 95% di GIP dai precedenti proprietari, mirando a svilupparlo ulteriormente attraverso un ambizioso programma di espansione. GIP vuole consolidare e sviluppare la propria presenza nello scenario competitivo dei Terminal Operator del Mediterraneo.
Le società del Gruppo Investimenti Portuali svolgono la propria attività con l’obiettivo di assicurare ed accrescere la soddisfazione dei propri Clienti, nel rispetto e nell’interesse dei Soci, dei Collaboratori, dei Fornitori e delle Comunità Portuali. Esse operano secondo principi di trasparenza, efficienza, correttezza e senso di responsabilità, avendo come obiettivo strategico primario la salvaguardia della salute e sicurezza dei lavoratori e la protezione dell’ambiente.
SECH. Nel 1993 è iniziato il processo di privatizzazione dei porti e Terminal Contenitori Porto di Genova S.p.A., che gestisce il terminal contenitori di Calata Sanità nel cuore del porto di Genova, da allora è operata da un gruppo privato, GIP – Gruppo Investimenti Portuali. Nel 2018 i clienti di SECH hanno portato navi con una capacità compresa tra 7.000 e 14.000 TEU, con lunghezze comprese tra 300 e 366 metri e con una movimentazione media di circa 1.500 movimenti e picchi di oltre 2.000 movimenti per toccata.
Il cambiamento dei termini di resa dell’attività terminalistica rispetto al passato è diretta conseguenza del gigantismo navale e sono stati gli investimenti della Società, uniti a quelli del Porto di Genova che, insieme alla professionalità delle risorse impiegate, hanno permesso di conservare i traffici che si muovono sulla rotta est – ovest del mondo e, in particolare in questi ultimi anni, di innalzare il livello di servizio per consentire un transito più veloce e sicuro della merce. In una situazione in cui aumento di capacità delle navi significa maggior concentrazione di carico, il Terminal si è infatti attrezzato investendo in due direzioni: migliore definizione del proprio equipment e incremento della capacità di stoccaggio.
TDT. Il Terminal Darsena Toscana (TDT) inizia la sua attività il 1° gennaio 1997.
La posizione strategica dal punto di vista logistico, con agevoli accessi stradali e ferroviari e la capacità operativa annua di 900.000 TEU, fanno della TDT il principale terminal contenitori del Porto di Livorno. Oltre ad essere lo scalo al servizio dei mercati dell’Italia Centrale e del Nord-Est, ovvero lo sbocco a mare ideale di un ampio hinterland formato principalmente da Toscana, Emilia Romagna ed alto Lazio, TDT rappresenta il punto chiave per l’accesso ai mercati europei, giocando inoltre un ruolo importante per i mercati americani (USA in particolare) e dell’Africa Occidentale. Negli ultimi anni TDT ha assunto anche un ruolo significativo come porto di trasbordo per carichi da Americhe a East Med e viceversa.
Situato nel cuore del porto industriale, a soli 9 Km dall’Interporto A. Vespucci ed a 15 Km dall’Aeroporto Internazionale G. Galilei, TDT è collegata direttamente con autostrade (A11, A12) e strade di grande comunicazione (SGC FI/PI/LI). A dicembre del 2016, l’inaugurazione del collegamento ferroviario diretto tra il Terminal e la linea Tirrenica, primo caso in Italia, ha permesso di eliminare il passaggio della merce nella stazione di smistamento di Calambrone, garantendo così tempi di transito ridotti nonché una maggiore affidabilità degli orari.
Ulteriori info su www.gipterminals.it