Sarà il sindaco di Genova, Marco Bucci, ad aprire la corsa non competitiva con due percorsi: uno di 6 e uno più breve di 4 chilometri. Entrambi si possono percorrere correndo o camminando, da soli o con la famiglia, i bambini e gli amici a 4 zampe. L’intento di questa edizione straordinaria della StraGenova è quello di ricordare le 43 vittime della tragedia e raccogliere fondi per un progetto di ricostruzione nei quartieri colpiti dalla tragedia che sarà deciso, a suo tempo, con le istituzioni locali.
“Genova non si arrende, i genovesi non si arrendono. Lo sport e questa StraGenova aperta a tutti, è uno dei modi migliori per dirlo – ha detto Giovanni Toti, presidente di Regione Liguria – In moltissimi modi, gli sportivi e le società genovesi hanno dimostrato la loro solidarietà a Genova dal 14 agosto con gesti simbolici e iniziative concrete. Domenica tutta la città correrà insieme per dimostrare che non ha nessuna intenzione di lasciarsi abbattere”.
“Correrò anche io perché è un momento molto simbolico per la città a cui mi fa molto piacere partecipare come assessore allo Sport, ma anche come cittadina”, ha detto Ilaria Cavo, assessore regionale allo Sport.
“Correre uniti per Genova dopo quello che è successo a ponte Morandi è una bella cosa per la città. L’atletica è uno sport singolo – ha detto il sindaco Marco Bucci – una corsa come questa, però, unisce alla ricerca della prestazione sportiva personale un valore sociale e della performance di team: molte squadre tagliano il traguardo insieme e questo anche è un valore importante”.
“Ringrazio il Secolo XIX e il direttore Massimo Righi per aver voluto rinnovare questo appuntamento tanto atteso da genovesi e non – ha commentato il consigliere delegato allo Sport del Comune di Genova Stefano Anzalone -. Si tratta di un evento agonistico e sociale che, per le sue caratteristiche e per il suo grande coinvolgimento, fa parte ormai parte della nostra tradizione”.
“Quando è nata l’idea di fare qualcosa per Genova abbiamo pensato a un evento che mettesse insieme tanta gente e non fosse fermo: che desse l’idea della città in movimento – ha detto il Direttore del Secolo XIX Massimo Righi -. Così è nata l’idea della StraGenova del cuore: il luogo simbolo della StraGenova di maggio è De Ferrari ma in questo caso abbiamo voluto scegliere la strada portuale come simbolo di ripartenza. Genova non sta ferma, corre verso la ricostruzione e il ritorno alla normalità”.
“L’Autorità di sistema portuale – ha dichiarato Paolo Emilio Signorini, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale – ha da subito aderito alla sua bella iniziativa di correre tutti insieme per ridare a Genova quel ruolo fondamentale di realtà produttiva e di porto più importante del Paese. La corsa che attraverserà la nuova strada della Superba porterà tutti coloro che hanno a cuore la rinascita di Genova ad unirsi per fare un percorso comune, ognuno con le sue possibilità e capacità. Una bella metafora di quello che, tutti insieme, istituzioni locali e associazioni, cittadini, imprenditori, stiamo cercando di fare per la nostra Genova. Perché se il crollo del ponte Morandi quel 14 agosto l’ha smarrita, possa ritrovare grazie a tutti noi che corriamo ogni giorno contro il tempo e gli ostacoli, la strada per essere sempre La Superba”.
Le iscrizioni
L’iscrizione è a offerta libera (ma sull’online, per ragioni squisitamente tecniche, non vengono accettate offerte centesimali) e darà diritto – ai primi 4000 iscritti – a ricevere una maglia tecnica Joma di Genova nel cuore. Le iscrizioni online – sul sito www.stragenova.it – resteranno attive fino all’11 ottobre, dopo ci si potrà rivolgere agli altri punti vendita: in via Cipro, da Genova Running, e all’ufficio abbonamenti del Secolo XIX, in piazza Piccapietra. Si può decidere di partecipare anche last minute, iscrivendosi direttamente la mattina della corsa al punto di consegna di pettorali e magliette – vicino al palco allestito nei pressi del pre varco portuale di San Benigno, vicino alla Sala Chiamata del Porto – dalle 8 alle 10 di domenica.
I percorsi
Entrambi gli itinerari partono – qualche manciata di minuti dopo le 10, concluse le operazioni di consegna delle maglie e dei pettorali – da San Benigno verso Ponente e proseguono sulla viabilità interna del porto. Dopo due chilometri sarà indicato il punto dove si gira per il percorso di 4 chilometri (ma chi vuole può “tagliare” anche prima). I runners della 6 chilometri altri proseguiranno fino alla rotonda sotto alla strada Guido rossa, dove è allestito il punto di ristoro con l’acqua, e torneranno indietro al punto di partenza: qui c’è il ristoro finale per tutti. Non c’è fretta di arrivare in fondo: in compenso c’è la possibilità di godersi gli scenari spettacolari del porto di Genova con i suoi container colorati, le banchine, le gru e il mare.