“Il Rolf Movement si basa sui principi del Rolfing® Integrazione Strutturale, un lavoro corporeo che mira a migliorare la struttura e funzione del corpo equilibrandolo nel campo di gravità”, spiega Marcel. “Mentre il Rolfing è un lavoro individuale che agisce sulla fascia muscolare, il Rolf Movement può essere fatto in gruppo e si lavora sulla funzione e la percezione del corpo in movimento. Sono ‘esercizi’, che possono avere significati su livelli diversi: da semplicemente sciogliere delle tensioni in zone specifiche del corpo, a correggere l’allineamento del corpo, per finire con la integrazione del movimento coinvolgendo tutto il corpo e l’ambiente esterno”.
“Per gli sportivi, curare il proprio corpo è essenziale”, prosegue Marcel Teeuw. “Atleti olimpici come Amy Acuff, Tolo Wusu, Brian Olson e Lance Deal, e tanti altri hanno fatto un percorso di Rolfing. Ma non è solo interessante per i professionisti, per i quali un piccolo vantaggio può determinare la differenza tra perdere o vincere, ma anche per tutti gli altri che amano lo sport e che con un corpo che sembra più leggero riescono a divertirsi di più, avere un recupero più veloce, e subire meno infortuni”.
“Quando guardo delle gare o tornei cerco sempre di osservare com’è diverso l’uso del corpo del vincitore. Ovviamente anche la genetica, la preparazione atletica e un po’ di fortuna sono fondamentali, ma io guardo sempre come ogni parte del corpo contribuisce al movimento integrato. Per esempio, ci sono ciclisti che sfruttano bene il muscolo grande dentato e quelli che non lo usano, ma è importante che le spalle del ciclista lavorino bene per poter dare maggiore spazio alle gambe che devono fare il lavoro principale, oltre all’effetto sulla libertà del respiro. Nel karate, la potenza del pugno dipende anche dal sostegno del piede e della integrazione di tutto quello che c’è di mezzo. Chi gioca a golf sa meglio di me come deve eseguire lo swing per lanciare la pallina, ma quanto è libero il bacino, soprattutto l’articolazione tra l’ilio e il sacro? Nel calcio, chi ha a disposizione due lati del corpo è avvantaggiato. Chi corre, corre meglio se corre con tutto il corpo ma spesso vedo già delle restrizioni nei piedi, per non parlare della mancanza di mobilità della spina dorsale. Nella danza è stato proprio un Rolfer e scienziato francese, Hubert Godard ad aver avuto un impatto fondamentale per il suo sviluppo moderno”.
“Ognuno può migliorare ma il fai da te di stretching e rinforzo muscolare non funzionano alla perfezione perché tendono a confermare le linee di tensione esistenti. Spesso non siamo in grado di sentire dove abbiamo i ‘blind spot’ nella nostra mappa mentale del corpo. Ci vuole un aiuto esterno che ci fa ri-conoscere e ri-connettere con tutte le nostre parti e spazi interni. E’ bello lavorare con gli sportivi, perché hanno già un buon rapporto con il proprio corpo e sono molto interessati al miglioramento della performance. Il benessere e la performance non sono alternative ma possono, anzi devono, crescere di pari passo”.
Incuriositi ? Non vi resta che venire a provare il Rolf Movement alla Festa dello Sport, presso l’Isola delle Chiatte. Appuntamento venerdì 9 giugno mattina dalle 11 alle 12 e domenica 11 giugno pomeriggio dalle 17 alle 18.
Marcel Teeuw è Rolfer Certificato e operatore Rolf Movement e scrive questo articolo a titolo personale, i contenuti non sono intesi come consigli medici.