
Sapevi di essere tra i più votati?
“Onestamente no! O meglio, già l’anno scorso avevo partecipato a questo progetto raccogliendo molti voti fino ad arrivare alla fase finale, ma non mi aspettavo di certo di fare lo stesso anche quest’anno!
Cosa ne pensi del progetto di Stelle nello Sport?
“Trovo sia un progetto molto utile e interessante, soprattutto per promuovere lo sport regionale e dare visibilità ai molti atleti che magari non sono ancora diventati dei professionisti veri e propri”.
Come ti sei avvicinato all’atletica?
“Mi sono innamorato di questo sport ancora prima di praticarlo perché mio padre era un velocista da 10’’70 e da buon appassionato mi portava a vedere moltissime gare fin da bambino. Non posso negare che questa passione me l’abbia trasmessa principalmente lui”.
Quanti sacrifici hai dovuto fare?
“Sinceramente non è stato facile arrivare fin dove sono arrivato oggi. I sacrifici fatti sono stati tanti, dal dover rinunciare alle uscite con gli amici per potersi allenare, al dover andare fino a Savona solo per poter essere seguito dal mio allenatore. Però sono convinto che se una cosa ti piace, ti appassiona e ti diverte, non si deve parlare di sacrifici ma di scelte”.
Quali sono i risultati che ricordi più volentieri o che porti nel cuore?
“Ce ne sono tanti. Sicuramente la mia prima convocazione in Nazionale Under 23 con tanto di medaglia d’oro sulla 4×100. La mia prima medaglia ai campionati universitari, il terzo posto ai Campionati Italiani Promesse e il quarto ai Campionati Italiani Indoor sono altri risultati che porto nel cuore. Ce ne sono molti altri, così come cose che ricordo meno volentieri come gli infortuni che mi hanno costretto a saltare lunghi tratti della stagione”.
Che soddisfazione da infrangere un record che restava immutato da 14 anni?
“Si tratta di emozioni speciali, gioie che ti porti dentro anche dopo molto tempo. Sono molto soddisfatto dei due record liguri infranti sui 100 e sui 60 metri Indoor, ma spero di infrangerne molti altri”.
Hai qualche atleta a cui ti ispiri o che ammiri?
“Ce ne sono un’infinità, ma se proprio dovessi sceglierne uno in particolare a cui ispirarmi direi Christophe Lemaitre. Il primo uomo bianco a scendere sotto il muro dei 10 secondi”.
Quali sono i tuoi progetti e i tuoi sogni per il futuro?
“Al momento ho dovuto mettere da parte il futuro per concentrarmi sul mio recupero fisico. Purtroppo sono stato fermato da un problema che mi ha costretto ai box per diversi mesi. Per quando riprenderò l’attività l’obiettivo sarà sicuramente quello di migliorare il mio personale di 10’’44, per il resto si vedrà!”
Simone Bernardo