I due amori di Benedetta Di Salle: la vela e l’ambiente

0

Siamo giunti al rush finale delle votazioni per eleggere la “sportiva ligure dell’anno” per la categoria “Big Femminile”. In testa alla classifica di Stelle nello Sport valida per assegnare il “Trofeo Villa Montallegro”, sembra ormai sicura la lotta a due tra Martina Bestagno, cestista dell’NBA Zena con quasi 3300 voti ed Emma Quaglia, maratoneta del CUS Genova Ancora incerte invece le altre posizioni, con la griglia della top 10, da cui votare solo tramite la pagina Facebook (28 aprile-9 maggio) di Stelle la regina dello sport in Liguria 2014, ancora tutta da definire. Salvo colpi di scena, sarà della partita anche Benedetta Di Salle, velista dello Yacht Club Italiano, seconda nella particolare sfida nella sfida fra “Benedette”, poiché preceduta dalla schermitrice Durando, quarta, e subito sopra l’omonima Bellio, canottiera del Murcarolo, nona. Oltre 1650 le preferenze ottenute finora da Di Salle, che spinta dal vento come la sua vela ha incrementato il suo bottino negli ultimi giorni di circa duecento voti. Scopriamo insieme chi è.

Benedetta, tu conosci già il progetto di Stelle. Cosa ne pensi? E come hai fatto a ottenere tutti quei voti?
«Ne ho già sentito parlare. Conosco bene il vostro concorso. L’anno scorso un mio amico è stato premiato, si chiama Tommaso Ciampolini, è un mio compagno di squadra. Sinceramente neanche sapevo di far parte della classifica “Big Femminile” di quest’anno. Oltre 1400 voti a mia insaputa sono davvero tanti, ora cercherò di spargere la voce per salire ancora. Ho letto delle finalità nobili che animano il progetto. Credo che in Liguria si pratichino molti sport che meritano di essere più pubblicizzati e la vela è uno di questi. Non è facile trovare un modo efficace per conferirle visibilità, forse bisognerebbe proporre nelle scuole un’uscita su una deriva o anche su barche grosse, magari preceduta da un po’ di teoria e dalla proiezione di video ai ragazzi».

Ci parli di te al di fuori della barca a vela? «Ho quasi 19 anni e studio al liceo scientifico M.L. King di Genova, dove frequento l’ultimo anno di un indirizzo bilingue. L’anno prossimo ho in mente di frequentare la Facoltà di Scienze Ambientali e di riuscire a conciliarla con lo sport sempre ad alti livelli. Sono appassionata dell’ambiente, amo la natura e sono affascinata dalle energie rinnovabili e da tutto ciò che riguarda le fonti alternative. Sono determinata, mi piace essere sempre molto impegnata e nel tempo libero mi dedico ai miei amici».

Invece come è nato il tuo rapporto speciale con la vela?
«Ho iniziato a 5 anni ad andare in optimist, ma grazie alla mia famiglia sono nel mondo della vela da quando sono nata. Entrambi i miei genitori hanno praticato questo sport. Da loro ho tratto questa mia grande passione, che ho coltivato allenandomi sempre in maniera costante. Dal 2009 faccio parte dello Yacht Club Italiano, ovvero da quando vado in 420. Mi trovo molto bene in questa società, è un circolo molto ben organizzato, che mi segue e mi valorizza. La consiglio a tutti i velisti. Così come consiglio a tutti gli amanti dello sport di iniziare a fare vela: si possono provare emozioni molto intense e l’adrenalina che ti dà una planata è una sensazione davvero unica».

In coppia con Ilaria Paternoster hai recentemente conseguito un titolo importante, non è così?
«Sì, con Ilaria nel 2012 abbiamo vinto il Mondiale giovanile a Dublino e nel 2013 abbiamo fatto nostro il titolo europeo giovanile, battendo anche i maschi. Sempre l’anno scorso, siamo arrivate terze al Mondiale giovanile. La vittoria che mi ha lasciato di più il segno è certamente quella irlandese, un successo del tutto inaspettato. Abbiamo partecipato a quel Mondiale senza ambire a grossi risultati e quindi siamo rimaste sorprese delle nostre prestazioni. Momenti così, di gioia incontenibile, aiutano anche a non mollare quando invece non ti gira tutto bene. Periodi difficili ce ne sono stati, nella mia pur breve carriera, ma mi ha aiutato a superarli sempre la mia allenatrice, Anna Barabino, e anche le mie amiche e la mia famiglia».

Quali sono i tuoi prossimi impegni agonistici? E quali sogni coltivi da sportiva?
«A breve, dal 7 al 12 maggio, avrò una regata sul Lago di Garda. Poi, in estate, mi aspettano i Mondiali e gli  Europei. I Mondiali si terranno a Cervia tra fine giugno e inizio luglio, mentre per gli Europei dovrò andare in Polonia a metà agosto. Non ho particolari obiettivi in queste regate, perché quest’anno ho cambiato tipo di barca e anche compagna: dato che la nuova barca è “classe olimpica”, il livello sarà molto più elevato, quindi mi dovrò allenare ancora molto per poter raggiungere determinati obiettivi. In futuro mi piacerebbe continuare vela e fare anche l’università. Il mio sogno è andare alle Olimpiadi. Ovviamente è difficile fare progetti a lungo termine, dato che la vela richiede anche un grosso impegno economico. Prima o poi dovrò essere autosufficiente, ma per fortuna è ancora presto per pensarci».

Alessandro Pucci

Condividi questo articolo