Protagonista dell’entusiasmante sfida per essere premiato il prossimo 23 maggio alla Sala Maestrale del Porto Antico come “miglior sportivo ligure dell’anno”, Fabio, 15 anni, è al momento ottavo nella speciale classifica di Stelle nello Sport riservata alla categoria Junior (dai 14 a 18 anni) e valevole per l’assegnazione del “Trofeo Cambiaso Risso”. Quasi 550 voti per lui e un gap di oltre 150 preferenze dal settimo posto (occupato dal karateka delle Marcelline Nicolò Bruno) da colmare in fretta, magari avvicinandosi a quella vetta della graduatoria, attualmente saldamente nelle mani del ju-jitsuka Vittorio Marino, di Spazio Danza.
Fabio, ti aspettavi così tanti voti e un tale successo nella speciale classifica di Stelle nello Sport?
«Assolutamente no. Ero a conoscenza del progetto e del concorso in atto, ma mai avrei pensato di raccogliere così tanti voti. Non so davvero chi possa aver pensato a me in maniera così massiccia, ma di chiunque si tratti, lo ringrazio tantissimo. Spero di vincere e di poter far conoscere la mia attività, la mia società e i miei successi al maggio numero di persone».
Te lo auguriamo Fabio, ma per farlo devi prima parlarci un po’ di te, della tua vita al di là della neve. Che tipo sei?
«Ho 15 anni e sono di Alassio. Frequento il secondo anno al liceo scientifico Giordano Bruno di Albenga e sono un ragazzo molto solare. Amo stare in compagnia e uscire con gli amici per lunghi giri pomeridiani per la mia città. Il mio rendimento a scuola è positivo, nonostante i molti impegni sportivi. Zoppico solo un po’ in matematica e in fisica, ma sono molto bravo in inglese: mi piace parlarlo e lo sto imparando bene».
Le tue passioni all’infuori dello sci quali sono?
«Sono uno sportivo e mi appassionano anche altre discipline. Mi piacciono molto il tennis e il calcio, anche se non riesco a seguire bene tutte le competizioni. Non sono un gran tifoso di pallone, simpatizzo solo un po’ per il Genoa. Invece, parlando del tennis, è uno sport che ho anche praticato alcuni anni fa. Sono contento del successo del nostro Fabio Fognini in coppa Davis, anche se il mio preferito resta il serbo Novak Djokovic, secondo me il più forte di tutti».
Veniamo invece allo sci. Come hai cominciato? E qual è la tua specialità in gara?
«Anche se sono molto giovane, scìo già da molto tempo e ho già una discreta esperienza. La prima volta che ho messo gli sci ai piedi avevo solo tre anni, ero davvero piccolissimo. Mamma e papà amano molto la neve e da loro ho ereditato questa passione, che poi è diventato il mio sport. Adesso mi alleno tutti gli inverni a Prato Nevoso con il Mondolè Ski Team e gareggio nella categoria Allievi maschile. Le mie specialità sono slalom speciale, slalom gigante e super G: senza dubbio il mio preferito è il primo».
Hai anche già alcuni trionfi di cui parlarci, non è così?
«Sì, in effetti vengo da tre anni di grandi successi. Grazie alla migliore somma punti ottenuta con le tante vittorie in tutto l’arco della stagione, quest’anno mi sono riconfermato Campione ligure di slalom speciale e slalom gigante, dopo che lo ero stato anche nei due anni scorsi: una gran bella soddisfazione! La vittoria di quest’inverno che ricordo con più piacere è senz’altro quella di Frabosa: è stata una gara fantastica, in una splendida giornata soleggiata e in cui sono riuscito a fare il tempo migliore anche delle altre categorie. Il titolo comunque me lo sono meritato in molte altre occasioni: ricordo con gioia anche i trionfi a Limone Piemonte, Prato Nevoso, Artesina e Lurisia»
E invece del futuro cosa ci dici? Quali obbiettivi ti poni? E qual è il tuo sogno?
«Negli ultimi due anni mi sono concentrato soprattutto alle gare nazionali, come Topolino, Pinocchio e il Campionato italiano: il mio obbiettivo da sempre è entrare nei primi 10 di una tra queste competizioni. Credo sia una meta alla mia portata, anche grazie all’ottimo rapporto con la mia società: vado d’accordo con tutti i miei compagni e soprattutto ammiro molto il mio maestro Dario Taddei. Spero un giorno con il suo aiuto di realizzare il sogno di gareggiare in Coppa del Mondo, anche si mi accontenterei di prendere parte agli Europei. Il mio mito è lo statunitense Ted Ligety, un vero specialista dello slalom che ha anche recentemente vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi Invernali di Sochi. È davvero fortissimo e molti dicono che gli assomiglio nel modo di sciare. Tra qualche anno, quando avrò più tempo, vorrei prendere il brevetto da maestro di sci. Mi piacerebbe molto come lavoro. Mi ci vedo già».
Alessandro Pucci